Ardeva del desiderio di Cristo

La Maddalena ardeva del desiderio di incontrare Cristo

Il santo desiderio e l’amore ardente della Maddalena per il Suo Maestro (dalle Omelie sui vangeli di san Gregorio Magno, Papa).

dalle Omelie sui vangeli di san Gregorio Magno, Papa (Om. 25, 1-2. 4-5)

Maria Maddalena, venuta al sepolcro, e non trovandovi il corpo del Signore, pensò che fosse stato portato via e riferì la cosa ai discepoli. Essi vennero a vedere, e si persuasero che le cose stavano proprio come la donna aveva detto. Di loro si afferma subito:

I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa»; poi si soggiunge: «Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva (Gv 20,10-11).

Ardeva di desiderio

In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza d’amore aveva invaso l’anima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro del Signore, anche dopo che i discepoli se ne erano allontanati. Cercava colui che non aveva trovato, piangeva in questa ricerca e, accesa di vivo amore per lui, ardeva di desiderio, pensando che fosse stato trafugato.

La forza della perseveranza

Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era rimasta per cercarlo; perché la forza dell’opera buona sta nella perseveranza, come afferma la voce stessa della Verità:

«Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mt 10,22).

I veri desideri

Cercò dunque una prima volta, ma non trovò, perseverò nel cercare, e le fu dato di trovare. Avvenne così che i desideri col protrarsi crescessero, e crescendo raggiungessero l’oggetto delle ricerche. I santi desideri crescono col protrarsi. Se invece nell’attesa si affievoliscono, è segno che non erano veri desideri.

Un Amore ardente

Ha provato questo ardente amore chiunque è riuscito a giungere alla verità. Così Davide che dice:

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? (Sal 41,3)

E la Chiesa dice ancora nel Cantico de Cantici:

Io sono ferita d’amore (cfr Ct 2,5 e Ct 5,8).

E di nuovo dice:

L’anima mia è venuta meno (cfr Ct 5,6).

Perché cresca il desiderio

«Donna, perché piangi? Chi cerchi?» (Gv 20,15).

Le viene chiesta la causa del dolore, perché il desiderio cresca, e chiamando per nome colui che cerca, s’infiammi di più nell’amore di lui.

Gesù ci conosce in modo speciale

Gesù le disse: «Maria!» (Gv 20,16).

Dopo che l’ha chiamata con l’appellativo generico del sesso senza essere riconosciuto, la chiama per nome come se volesse dire: Riconosci colui dal quale sei riconosciuta. Io ti conosco non come si conosce una persona qualunque, ma in modo del tutto speciale.

Maria dunque, chiamata per nome, riconosce il Creatore e subito grida: «Rabbunì», cioè «Maestro»: era lui che ella cercava all’esterno, ed era ancora lui che la guidava interiormente nella ricerca.

Fonte: www.chiesacattolica.it, Liturgia delle Ore del 22 luglio