Benedire è un comandamento. Maria Santissima Madre di Dio
Benedire, «dire parole buone», non è solo un consiglio, ma un comando. Da oggi impariamo a benedirci gli uni gli altri, invece di maledire sempre tutto e tutti.
Omelie delle domeniche e feste che hanno letture sempre uguali, non distinguendosi secondo il ciclo triennale (A,B,C) e delle ferie dei Tempi Forti
Benedire, «dire parole buone», non è solo un consiglio, ma un comando. Da oggi impariamo a benedirci gli uni gli altri, invece di maledire sempre tutto e tutti.
L’atteggiamento dei pastori dopo l’annuncio dell’angelo è l’invito che la Liturgia fa a ciascuno di noi: occorre «andare senza indugio» a incontrare il Signore.
L’#hashtag di oggi è “consolare”: è Dio che ci invita a farci tramite del Suo immenso Amore per i nostri fratelli e sorelle che si trovano nell’afflizione.
Il 2 novembre per noi credenti non è giorno di nostalgico ricordo, ma di reciproco invito alla speranza che non delude: quella in Cristo, che ha vinto la morte.
Il digiuno non è rinuncia fine a se stessa, ma un atteggiamento di profonda solidarietà e vicinanza a chi – a causa della cattiveria umana – è privato di tutto
Dio ha squarciato i cieli: ci ha rivelato il Suo mistero, e noi abbiamo il compito di diventare Sua Epifania, per manifestarlo a tutti
Per il cristiano “partorire” di Dio significa dagli un corpo, ascoltando fattivamente la Sua Parola e mettendola in pratica, come fece Maria
La luce che buca le tenebre del nostro cuore è la notizia gioiosa che Dio si è fatto uomo e nostro figlio, per farci tornare nuovamente ad essere Suoi figli
In un mondo di megalomani e mitomani, Maria magnifica solo il Signore: si fa piccola per lasciare spazio a Lui, nella contemplazione delle Sue opere
La prova della Risurrezione di Cristo è invisibile, non perché immaginaria, ma perché nascosta agli occhi di chi non sa amare e non riconosce l’Amore ricevuto.