Dov’è finito il senso del peccato?
Siamo tutti pieni di sensi di colpa, ma – di contro – abbiamo smarrito il senso del peccato. Questo è accaduto perché abbiamo eclissato Dio con il nostro “io”.
Sotto questa categoria raccolgo considerazioni, pensieri e riflessioni, di varia natura, ma sempre fatti da un sacerdote cattolico che medita sulla vita quotidiana. Il tutto alla luce della Parola di Dio e della Dottrina cattolica.
Siamo tutti pieni di sensi di colpa, ma – di contro – abbiamo smarrito il senso del peccato. Questo è accaduto perché abbiamo eclissato Dio con il nostro “io”.
Se non piove è siccità; se piove troppo è alluvione… ma invece di fare ognuno qualcosa di concreto – seppure piccolo – si perde tempo a cercare i “colpevoli”.
«Ho fatto dei pensieri cattivi» è uno dei peccati che mi sento confessare più spesso; ma questa espressione è piuttosto generica e va chiarita bene.
Quanti genitori soffrono interiormente perché i loro figli si sono allontanati dalla fede! Ma non bisogna disperare, anzi: bisogna continuare a testimoniare e seminare
Non andiamo fieri dei nostri peccati ricorrenti, ma – come per le malattie croniche – grazie a Dio esiste un “farmaco salvavita”: la Confessione frequente
All’ennesima dimostrazione di come i soldi e l’avidità accechino l’essere umano, domandiamoci se non è il caso di farci tutti un bell’esame di coscienza.
Davanti al Crocifisso posso solo riempirmi di stupore e lacrime, e dire: «Tu hai fatto tutto questo per me!»
Partecipare alla grazia di essere – con Cristo – mediatori tra Dio e l’uomo è un dono che va sostenuto dalla preghiera di tutto il popolo di Dio
Due parole sulla virtù dell’obbedienza cristiana, a partire dalla pretesa di più “buon senso” e dalla meditazione sulla figura di san Giuseppe.
Saper tacere (e saper parlare quando occorre) è segno di sapienza. Che il Signore ci insegni a mettere i “filtri” giusti: sulle orecchie e sulla bocca!