C’è modo e modo… Conta anche la forma
C’è modo e modo… Le buone maniere e un linguaggio appropriato aprono porte e spalancano orizzonti che non si sarebbero potuti vedere altrimenti
Un mendicante era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:
«SONO CIECO. AIUTATEMI, PER FAVORE».
Un pubblicitario – passando di là – si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello.
Si chinò, versò della moneta, poi – senza chiedere il permesso al cieco – prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello è pieno di monete e di banconote.
Il mendicante riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se fosse stato lui a scrivere sul suo pezzo di cartone, e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: «Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo».
Sorrise e se ne andò.
Quel mendicante non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:
«OGGI È PRIMAVERA, E IO NON POSSO VEDERLA».
Si dice sempre che «l’abito non fa il monaco», ed è vero: la sostanza è ben più importante della forma.
Ma anche il modo di presentare le cose ha la sua importanza.
Un esempio: un anello di diamanti vale certo ben più della scatoletta – pur bella e curata – in cui l’ha inserito il gioielliere quando te l’ha venduto.
Ma se lo stesso anello lo avvolgi distrattamente in un pezzo di giornale sgualcito e lo appoggi in un angolo qualsiasi della tua scrivania, c’è il grosso rischio che la donna delle pulizia lo scambi per una semplice cartaccia e lo getti nella spazzatura!
A volte ci arrabbiamo perché le nostre idee non vengono prese in considerazione, e non ci rendiamo conto che basterebbe solo esporle con un po’ più di chiarezza e una forma un po’ più curata, per farle risaltare nel loro vero valore.
Non si può sempre ragionare col «chi vuol capire capisce comunque», perché la forma – spesso – non è solo un involucro, ma un segno di rispetto.
Le “buone maniere” non sono mai solo un orpello stilistico…
Mi viene in mente – a tal proposito – la parola maestra di Kaa nel mondo Scout:
«Un cuore impavido e una lingua cortese ti porteranno lontano nella giungla»
che poi è quasi una citazione biblica:
«Il Signore ama chi è puro di cuore e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re» (Prov 22,11).