Chiedi la vita eterna! 19ª Domenica del Tempo Ordinario (B)

Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Chi crede ha la vita eterna.
Omelia per domenica 11 agosto 2024

Cristiani, smettiamola di chiedere a Dio cose stupide e inutili! Chiediamogli con fede ciò che solo Lui ci può dare: la vita eterna!

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Letture: 1Re 19,4-8; Sal 33 (34); Ef 4,30-5,2; Gv 6,41-51

Domenica scorsa dicevo che, per accogliere le affermazioni di Gesù, occorre un grande atto di fede, e che non tutti sono disposti a farlo, nemmeno tra i cristiani.

Una fede guidata

Nel prosieguo del discorso, di fronte allo scetticismo e alle mormorazioni dei Giudei, Gesù rimarca ancor di più questa necessità, ma lo fa in modo incoraggiante, come a dire: «se volete, c’è Uno che vi può aiutare a credere, a venire a me con fede».

Lo fa dicendo:

«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato… “tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me».

Quella che Gesù ci chiede, perciò, non è una virtù impossibile, prodotta coi nostri soli sforzi, ma l’esito dell’accoglienza dell’aiuto che il Padre ci vuole donare ben volentieri, istruendoci e attirandoci a Cristo.

Dio desidera attirare tutti

Riguardo a ciò, ricordo una frase divenuta famosa del noto giornalista Indro Montanelli per giustificare il suo ateismo (o “cattolicesimo non credente”):

«[la fede] uno ce l’ha e l’altro no, tutto dipende da Dio. Si vede che Dio ha dimenticato il mio indirizzo».1

Ecco: leggendo il brano evangelico odierno possiamo dire che quell’affermazione è profondamente falsa, perché Dio desidera istruire tutti, ma proprio tutti; perciò, chi non crede è perché ha deciso di non accettare l’aiuto del Padre.

Chi crede ha la vita eterna

Sull’importanza della fede, poi, in questo tratto della Sua catechesi eucaristica, Gesù fa un’affermazione fondamentale:

«In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna».

È un assunto capitale!

Anzitutto, perché afferma che la fede assicura la vita eterna già ora, nel presente, non chissà quando: per chi crede, il Paradiso è un’esperienza che inizia già qui e ora!

Ma è un’affermazione straordinaria soprattutto perché è come se ci venissero consegnate le chiavi del regno dei cieli, la combinazione segreta per aprire la porta della felicità eterna. E la “combinazione” è questa:

SE CREDI SEI SALVO!

Capite bene, allora, che credere è una questione decisiva, di vita o di morte! Non si può essere cristiani senza fede!

Cosa credere?

Ma attenti bene che la fede non è un concetto vuoto, una parola astratta: essa chiama a fidarsi di Dio in modo totale e ha un contenuto ben preciso: significa dire «ti credo» all’affermazione di Gesù «io sono il pane vivo disceso dal cielo».

È il senso dell’«amen»2 che rispondiamo al sacerdote quando saliamo a ricevere la Santa Eucaristia: ecco perché sarebbe anche il caso di dirlo in modo convinto, e soprattutto di non fare scena muta o dire altre parole tipo “grazie”, come mi capita a volte di sentire!

Chiedere la cosa giusta!

Istruiti e condotti per mano da Dio, siamo chiamati a cercare Gesù non per altri fini o spiccioli bisogni materiali (come dicevamo domenica scorsa), ma per chiedergli quello che solo Lui ci può dare: la vita eterna!

Scusate: se foste in carcere (magari detenuti ingiustamente) e poteste incontrare il Presidente della Repubblica per parlargli un quarto d’ora, vi limitereste a chiedergli un selfie o gli chiedereste la grazia, che solo lui può concedervi?3

E allora perché noi cristiani ci ostiniamo a chiedere a Dio un sacco di cose futili anziché domandargli la vita eterna, che solo Lui può darci?

Mangiare con fede

Capite bene che il modo in cui ci apprestiamo a ricevere la Santa Comunione è ben importante, e non si tratta di semplice “galateo liturgico”.

Andare a Messa per nutrirci del pane vivo disceso dal cielo e dire con convinzione profonda il nostro «amen» è mettere in pratica le istruzioni per accedere alla vita eterna, che oggi il Signore, con infinita generosità, ci confida:

«Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

  1. Giorgio Torelli, Il Padreterno e Montanelli, Ancora, Milano 2003, pag. 116; citato da Luca Menichetti su sintesidialettica.it: La laicità di Indro Montanelli, 21 maggio 2008. ↩︎
  2. La parola “amen” deriva dall’ebraico e deriva dalla radice semitica ‘mn col senso “sostenere, esser saldo”, quindi “esser sicuro, certo, veritiero”, ecc. Nella Bibbia è usato per lo più avverbialmente, sia per confermare ciò che altri ha detto (“sicuro! certo!”). Approfondisci su treccani.it. ↩︎
  3. L’articolo 87 della Costituzione annovera, al comma undicesimo, fra le attribuzioni del Presidente della Repubblica il potere di “concedere grazia e commutare le pene”. ↩︎