Da dove vengono le guerre?
San Giacomo spiega in modo ineccepibile da dove si originano tutte le guerre e i conflitti, interiori ed esteriori, ma ci suggerisce anche come guarire.
Omelia per martedì 21 maggio 2024
Letture: Gc 4,1-10; Sal 54 (55); Mc 9,30-37
Nei due giorni prima dell’inizio della Quaresima, a metà febbraio, avevamo iniziato a leggere la Lettera di san Giacomo apostolo.
Un bel “salto”
Il Tempo Ordinario dopo Pasqua riprende con un bel “salto”, dato che mancano i brani che avremmo dovuto ascoltare da mercoledì a sabato della 6ª settimana e il brano di ieri (lunedì della 7ª settimana), poiché la Liturgia ci ha proposto testi obbligatori per la memoria di Maria Madre della Chiesa.
Come sempre, vi consiglio di andare a leggere per conto vostro le parti mancanti (cfr Gc 1,19 – 3,18), per avere un’idea del susseguirsi dei temi trattati dall’apostolo: quello centrale è senz’altro il rapporto tra la fede e le opere (cfr Gc 2,14-26).
Da dove vengono le guerre?
Nel brano proposto dalla Prima Lettura di oggi (che è l’inizio del quarto capitolo della Lettera) Giacomo pone una domanda lapidaria:
da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi?
L’apostolo non attende una risposta, ma la dà direttamente lui, descrivendo in modo impietoso il groviglio di sentimenti e desideri cattivi che albergano nell’animo umano.
Nel descrivere le passioni che fanno guerra nelle nostre membra sembra fare eco al brano della Lettera ai Galati che abbiamo ascoltato ieri, dove Paolo elenca i desideri e le opere della carne.
Le guerre fuori di noi sono l’esito delle guerre dentro di noi: desideri malsani, invidie, litigi, pretese egoistiche, passioni sfrenate…
L’amore per il mondo allontana da Dio
Giacomo riassume tutte queste passioni distorte nella definizione di «amore per il mondo», che è – automaticamente – inimicizia verso Dio:
Chi vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
La dimostrazione pratica di questa affermazione è la scena del vangelo di oggi, dove i discepoli e Gesù sono vicini fisicamente ma distanti migliaia di chilometri nel cuore: il Maestro ha annunciato per l’ennesima volta che il Suo Amore sta per giungere alla misura estrema nel dono della vita, ma i Dodici stavano discutendo tra loro chi fosse più grande!
La guerra è frutto dell’egoismo
Ecco da dove si originano tutte le guerre: dall’egoismo sfrenato che porta a pensare ognuno per sé, a scapito degli altri:
Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra!
Non è solo la descrizione dei conflitti attuali tra Russia e Ucraina, tra Israele e Hamas, ma di tutte le piccole o grandi guerre che funestano il nostro cuore, le nostre famiglie, le nostre comunità ecclesiali e civili.
Lasciarsi abbracciare
Per guarire da questo egoismo c’è solo una via: lasciarci abbracciare come il bambino preso in braccio da Gesù.
Ma noi siamo spesso come quei bambini capricciosi che non vogliono nemmeno le coccole e rifiutano gesti di tenerezza.
Per questo, Giacomo ci esorta alla conversione:
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi.
“Sottomettersi” è – sì – un atto di umiltà, ma di un’umiltà che è anzitutto lasciarsi amare, riconoscere di aver bisogno dell’Amore di Dio, che si manifesta sotto forma di misericordia e perdono.