Dio ci ha dato il potere di perdonare, ma…
Omelia per giovedì 4 luglio 2024
Dio ha dato agli uomini il potere di rimettere i peccati, e non solo ai sacerdoti nel ministero della riconciliazione, ma a tutti, gli uni verso gli altri, ma…
Letture: Am 7,10-17; Sal 18 (19); Mt 9,1-8
Sul testo della Prima Lettura e sul pericolo (sempre in agguato anche nella Chiesa) di far tacere i profeti che il Signore ci manda, mi sono soffermato due anni fa.
Quest’anno propongo una breve riflessione sul brano di vangelo, a partire dalla conclusione:
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Timore e gratitudine
Cos’è che suscita il timore di Dio nella gente?
Senz’altro il miracolo di guarigione del paralitico… ma l’evangelista Matteo, a differenza di Marco,1 nello spiegare la reazione della folla, riprende la parola “potere”, usata poco prima da Gesù nel dialogo con gli scribi:
«…perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati…»
È dunque il potere di rimettere i peccati concesso all’uomo Gesù che suscita nelle folle il timore e la lode di Dio.
Peccato e sofferenza
Abbiamo detto tante volte che, nella concezione religiosa ebraica, la malattia e il peccato erano legati in modo misterioso e indissolubile: se uno si ammalava di lebbra, era perché si era macchiato di peccati e infedeltà verso la Legge… se uno nasceva cieco, dovevano aver per forza commesso qualcosa i suoi genitori,2 etc.
Per liberarsi dal peccato e dalle sue conseguenze, l’unico modo era offrire sacrifici di espiazione e sperare nella misericordia divina… La cosa non era automatica né scontata.
Si capisce, perciò, la gioia e il senso di sollievo che questo “atto dimostrativo” di Gesù porta nel cuore dei semplici che vi assistono.
Ostinazione o gioia
Gli “studiosi” rimangono duri e ostinati, accusando Gesù di blasfemia:
alcuni scribi pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?» (cfr Mc 2,6-7)
Pur di non perdere il loro “potere” (il controllo sulle paure della gente), si chiudono persino alla misericordia di Dio.
I semplici, invece, accolgono con gioia il dono che Dio ha fatto al Suo Messia e, attraverso di Lui, a tutti gli uomini.
Un potere che non usiamo
Mi chiedo come consideriamo noi questo dono, ovvero che – attraverso Gesù – Dio abbia concesso agli uomini il potere di rimettere i peccati…
Che ne facciamo di questo regalo?
Ho l’impressione che molti lo rifiutino, come gli scribi…
Pur potendo chiedere e ottenere il perdono dei peccati ogni volta che vogliamo, molti dicono: «Perché dovrei andare a confessare i miei peccati a un uomo?»3
Pur avendo ricevuto il potere e il mandato di perdonarci a vicenda,4 molti dicono, con durezza: «Dio perdona, io no!»
- «tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: “Non abbiamo mai visto nulla di simile!”» (cfr Mc 2,1-12). ↩︎
- Cfr Gv 9,1-2. ↩︎
- Il perché confessarsi da un prete è un tema che ho trattato nella mia rubrica “Storie dal confessionale”. ↩︎
- Cfr Mt 6,14-15; Mt 18,21-35; Mc 11,25; Lc 6,37. ↩︎