Guardatevi dai falsi profeti

Omelia per mercoledì 25 giugno 2025
I falsi profeti, anziché denunciare i vizi e gli errori del popolo, lo blandiscono. Come i cartomanti, se li paghi, ti dicono quello che ti vuoi sentir dire.
Letture: Gen 15,1-12.17-18; Sal 104 (105); Mt 7,15-20
Ho già commentato questo brano di vangelo l’anno scorso, prendendomela soprattutto coi falsi profeti moderni: sedicenti teologi o biblisti che si ergono a “influencer del sacro”, in cerca di click e adepti virtuali a tutti i costi, anche di tradire la verità della Sacra Scrittura e della retta dottrina del Magistero.
Profeti autentici e profeti falsi
Quest’anno, scrivendo nel giorno successivo alla festa di un grande profeta autentico (san Giovanni Battista), continuo sulla falsariga di quanto dicevo ieri.
Abbiamo invocato il Battista come esempio di profeta capace di usare la lingua come spada affilata e la parola come una freccia appuntita; oggi Gesù ci mette in guardia da “profeti” che sono l’esatto contrario:
«vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci!»
In veste di pecore
Chi sono coloro che si vestono solamente da profeti?1 Sono quelli denunciati da Dio già al tempo di Geremia:
Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni che essi sognano,2 perché falsamente profetizzano nel mio nome: io non li ho inviati (cfr Ger 29,8s).
Questi sono falsi profeti perché, anziché denunciare i vizi e gli errori del popolo, lo blandiscono, rinunciando a pungolarlo coi rimproveri che il Signore li ha mandati a pronunciare in suo nome: sono spade che hanno perso il filo e frecce spuntate.
Profeti compiacenti
Sono quelli che, per attirare la benevolenza delle persone (e approfittare della loro conseguente simpatia e generosità), si trattengono dal denunciare il male e l’ingiustizia, anche quando è evidente.
I falsi profeti sono come i cartomanti: basta che li paghi, e ti dicono esattamente quello che ti vuoi sentir dire.
Falsi amici
Sono quei falsi amici, incapaci di dirti «hai sbagliato», quando è necessario.
Sono quei confessori che, per sembrare più “misericordiosi” sono «di manica larga», lassisti… i grandi confessori della storia della Chiesa (come san Filippo Neri e il Santo Curato d’Ars), invece, erano – sì – indulgenti coi penitenti, ma inflessibili nel denunciare il male, piangendo di dolore davanti alle grandi colpe che si sentivano confessare, come se le avessero commesse loro!
Guide cieche
Falsi profeti sono anche quei papà e quelle mamme che non dicono mai un «no» ai loro figli, per sembrare «i genitori più buoni e più bravi del mondo»… quanti danni nel campo dell’educazione! Lo stesso vale per gli insegnanti nell’ambito scolastico.
Da queste guide cieche,3 come più volte li ha apostrofati Gesù, dobbiamo assolutamente guardarci, cercando di farci guidare, invece, da persone che siano esigenti, con se stessi e anche con noi: così si cerca un buon padre spirituale, un buon amico, un buon compagno di viaggio nel cammino della fede!
- Mettere una veste, un costume, è l’equivalente del mettersi una maschera per recitare una parte, come l’attore, il teatrante: non a caso una delle parole che Gesù utilizza di più è “ipocriti”, cioè: “attori”, “mascherati”. ⤴
- Alcune traduzioni più letterali rendono meglio l’idea: «non date retta ai profeti che sognano quello che sognate voi», ovvero: «quelli che vi dicono quello che vi piace sentirvi dire». ⤴
- Cfr Mt 15,12.14; Mt 23,13.16.24. ⤴