Il vangelo non invecchia. Cristo, ieri oggi e sempre

Il vangelo non invecchia

Il vangelo non è un libro come gli altri, un’enciclopedia che invecchia: è Cristo, Verbo di Dio fatto carne! Per questo non può cambiare né essere “aggiornato”

Due pensieri sulle letture di lunedì 3 ottobre 2022

Letture: Gal 1,6-12; Sal 110 (111); Lc 10,25-37

Dedico queste poche righe a tutti coloro che mi ripetono – come una cantilena – che il vangelo andrebbe “aggiornato”, che se Gesù dovesse tornare oggi sulla terra direbbe cose diverse, «più adatte ai tempi moderni»… e tante altre stupidaggini simili.

Ebbene, faccio risuonare per loro e per tutti, a voce alta – anzi, urlata – le parole dell’apostolo Paolo ai cristiani della Galazia che ascoltiamo nella prima lettura di oggi:

non ce n’è un altro [vangelo], se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.

Roba da scomunica

se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

Non è solo un’affermazione o una raccomandazione, ma una minaccia, una scomunica (questo significa la parola «anàtema» ripetuta più volte).

Cascasse il mondo, il vangelo rimane sempre quello annunciato all’inizio, nella sua purezza cristallina:

Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso (1Cro 2,2).

Il centro della verità

È il Kerygma, il “nocciolo” dell’annuncio cristiano:

Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture

…fu sepolto

…è risorto il terzo giorno secondo le Scritture

…apparve a Cefa e quindi ai Dodici (cfr 1Cor 15,3-8).

Nessuno potrà mai aggiungere o togliere una virgola da questa verità (cfr Ap 22,18-19): nemmeno un apostolo, o un angelo dal cielo!

Il vangelo non è un libro

Può darsi che sia “arretrata” la Chiesa (che ha sempre bisogno di secoli per imparare a leggere le esigenze dell’uomo e della storia), che sia da rinnovare la Liturgia in alcuni aspetti del suo linguaggio, che i preti debbano farsi più capaci e attenti nel dialogo col mondo contemporaneo… ma il vangelo no: quello non si può “aggiornare”.

Perché il vangelo non è un libro (come il Corano o altri testi religiosi).

Non è come l’Enciclopedia Treccani, che anni fa i rappresentanti passavano a cercare di vendere casa per casa e che – immancabilmente – dopo qualche anno necessitava di volumi di aggiornamento e integrazione o andava buttata, dato che – nel frattempo – la storia e la scienza erano andate avanti rispetto a quello che c’era scritto…

Il vangelo è una Persona

Il vangelo è una Persona: è Cristo! È Lui quel Verbo eterno di Dio che ha preso forma umana, incarnandosi nel tempo e nello spazio:

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi… (cfr Gv 1,1-2.14).

Solo Cristo può dire:

«Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6);

e lo può dire perché ogni Sua parola è una Parola di Dio, ogni Sua azione è un’azione di Dio:

«tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi» (cfr Gv 15,15);


«il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo» (Gv 5,19).

Cristo è Parola fatta carne

Solo Cristo è la Verità perché ogni cosa che ha detto l’ha vissuta personalmente, restando sempre e comunque «Parola fatta carne»: quando ha detto «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici» (Gv 15,13) non si è limitato alle parole, ma è salito sulla croce, e non solo per i Suoi amici!

Le parole di Cristo non sono come le nostre, sempre passibili di ritrattazione, ma Parole di verità e di fedeltà:

Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi… non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì» (cfr 2Cor 1,19).


Ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti…
come io annuncio nel mio Vangelo,
…Questa parola è degna di fede:
…se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso
(cfr 2Tm 2,8-13).

Piantiamola di seguire le mode!

Perciò, ve lo chiedo con tutto il cuore: piantatela di farvi “intortare” da tanti sedicenti “teologi illuminati”, da preti o “scrittori cristiani” che predicano un Cristo umano (talmente umano da essere solo uomo), o “alla moda”…

Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee (cfr Eb 13,8).

Non andate in cerca di omelie “moderne”, che accarezzano i vostri gusti e i vostri modi di pensare, che assomigliano molto al modo di parlare dei poeti, dei filosofi, o – peggio – dei mass media… commenti e libri che parlano di tutto meno che di Cristo, e della carità di Cristo.

L’unica via da seguire è Cristo, Colui che – passando accanto all’umanità ferita – ne ha compassione e le si fa vicino, come il Samaritano della parabola che il vangelo ci ripropone anche oggi.

Il Vangelo è (e rimarrà sempre) Parola di Cristo, Parola di Verità, che – se non la annacquiamo – ha la forza di “tagliarci in due”:

Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore (Eb 4,12).

Se – ascoltando una predica – non ci sentiamo penetrare fino in fondo, i casi sono due: chi parla non sta servendo il vangelo, oppure sta parlando solo di sé.