La missione dello Spirito Santo nella Chiesa

La missione dello Spirito nella Chiesa

La missione dello Spirito Santo è operare senza posa la santificazione della Chiesa. Egli, per mezzo dei sacramenti e dei ministeri, santifica il popolo di Dio, lo guida e lo adorna di virtù.

dalla Costituzione dogmatica Lumen gentium del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa (nn. 4. 12)

Dio Padre affidò al suo Figlio una missione da compiere sulla terra (cfr Gv 17,4). Quando fu espletata, venne il momento della Pentecoste.

La missione dello Spirito

Allora fu inviato lo Spirito Santo per operare senza posa la santificazione della Chiesa, e i credenti avessero così per Cristo accesso al Padre in un solo Spirito (cfr Ef 2,18).

Sorgente di vita

Questi è lo Spirito che dà la vita, è la sorgente di acqua zampillante per la vita eterna (cfr Gv 4,14; 7,38-39); per lui il Padre ridà la vita agli uomini, morti per il peccato, e un giorno risusciterà in Cristo i loro corpi mortali (cfr Rm 8,10-11).

Prega e rende testimonianza

Lo Spirito dimora nella Chiesa e nei cuori dei fedeli come in un tempio (cfr 1Cor 3,16; 6,19) e in essi prega e rende testimonianza della adozione filiale (cfr Gal 4,6; Rm 8,15-16.26).

Guida la Chiesa alla Verità

Egli guida la Chiesa verso tutta intera la verità (cfr Gv 16,13), la unifica nella comunione e nel servizio, la provvede di diversi doni gerarchici e carismatici, coi quali la dirige e la abbellisce dei suoi frutti (cfr Ef 4,11-12; 1Cor 12,4; Gal 5,22).

Rinnova e unifica la Chiesa

Con la forza del Vangelo la fa ringiovanire, la rinnova continuamente e la conduce alla perfetta unione col suo Sposo. Infatti lo Spirito e la Sposa dicono al Signore Gesù: Vieni! (cfr Ap 22,17).

La Chiesa universale si presenta come «un popolo adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

Dona fede indefettibile

La comunità cattolica dei fedeli, consacrati dall’unzione dello Spirito Santo (cfr 1Gv 2,20.27), non può sbagliare nel credere. Il popolo di Dio gode di questa infallibilità quando, nel suo insieme, comprendente gerarchia e laici, esprime il suo consenso universale in materia dottrinale e morale.

Per la coscienza della fede, formata con l’assistenza e il sostegno dello Spirito di verità, il popolo di Dio, sotto la guida del sacro magistero, al quale fedelmente si conforma, accoglie non la parola degli uomini ma, qual è in realtà, la parola di Dio (cfr 1Ts 2,13), aderisce indefettibilmente «alla fede una volta per tutte trasmessa ai santi» (Gd 1,3), con retto giudizio penetra in essa più a fondo e più pienamente l’applica nella vita.

Distribuisce carismi

Lo Spirito Santo, per mezzo dei sacramenti e dei ministeri, santifica il popolo di Dio, lo guida e lo adorna di virtù. Inoltre, «distribuendo a ciascuno i propri doni come piace a lui» (1Cor 12,11), dispensa pure tra i fedeli di ogni ordine grazie speciali, con le quali li rende adatti e pronti ad assumersi varie incombenze e missioni utili al rinnovamento della Chiesa e al suo sviluppo.

È ciò che dice la Scrittura: «A ciascuno… la manifestazione dello Spirito è data perché torni a comune vantaggio» (1Cor 12,7). Questi carismi, straordinari o anche più semplici e più largamente diffusi, sono appropriati alle necessità della Chiesa e perciò si devono accogliere con gratitudine e gioia.

Fonte: www.chiesacattolica.it, Liturgia delle Ore del mercoledì della 7ª settimana di Pasqua