Maria dal cuore puro perché svuotato

Maria dal cuore puro
Omelia per sabato 8 giugno 2024

Il cuore di Maria è puro perché semplice, umile, svuotato di tutto il superfluo e accogliente verso ogni cosa che viene da Dio e dai Suoi fratelli più piccoli.

Letture: Is 61,10-11; 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51

Dopo aver contemplato il Sacratissimo Cuore di Gesù, la Liturgia ci fa fermare a contemplare quello immacolato di Maria.

Cuori a confronto

Che differenza c’è tra i due cuori? E che somiglianze ci sono?

La somiglianza è data dalle dimensioni: sono due cuori immensi, infinitamente grandi.

Per segnare la differenza, se dovessi usare un’immagine facile facile da capire, potrei dire che quello di Gesù è un cuore pieno che tende a svuotarsi, mentre quello di Maria un cuore vuoto che tende a farsi riempire (per poi svuotarsi di nuovo).

Un cuore spazioso

Se ieri, attraverso la ferita/feritoia nel costato di Cristo abbiamo potuto contemplare la fonte e l’origine di tutto l’Amore di Dio per noi, oggi, guardando a Maria, possiamo contemplare il modo sublime nel quale la Madonna ha svuotato il suo cuore per far posto a tutto quell’Amore e accoglierlo.

Infatti, l’evangelista Luca ci parla due volte del cuore di Maria, e tutte e due le volte lo fa con queste parole:

custodiva tutte queste cose (meditandole) nel suo cuore (cfr Lc 2,19 e Lc 2,51).

La prima volta lascia entrare lo stupore e la meraviglia di fronte alle parole dei pastori attorno alla mangiatoia; la seconda (quella narrata nel vangelo odierno) “caccia giù il rospo” delle parole incomprensibili di Gesù dodicenne.

Dev’essere piuttosto “spazioso” un cuore nel quale si possono mettere non solo i dubbi e le ansie di una madre, ma anche tutte le cose che un essere umano non riesce a capire, in particolare i misteri di Dio.

Un cuore puro perché umile

Gesù, sulla montagna proclamerà «Beati i puri di cuore» (cfr Mt 5,8), e a noi viene subito in mente il Cuore Immacolato di Maria, perché il nostro concetto di “purezza” è praticamente solo morale, cioè, di totale distanza e divergenza dal peccato, e ci sta…

Ma solo quello di Maria poteva essere puro in tal senso, in quanto – per grazia – era affrancato dal peso e dalle conseguenze del peccato originale.

Io credo che un cuore sia puro quanto più riesce a svuotarsi di sé, ad essere semplice, ad essere bambino… quindi umile, più che non “impeccabile”.

Siamo troppo pieni

Se ci guardiamo in giro (ma soprattutto, se ci guardiamo dentro), ci accorgiamo che le persone sono tanto più superficiali, spocchiose, superbe e maliziose quanto più sono piene di sé, e non intendo indicare solamente la compiaciuta autoconsapevolezza delle proprie capacità, che porta a ostentare sicurezza e sicumera, ma anche l’incapacità di fare silenzio dentro e fuori di sé.

Facciamo fatica a stare soli con noi stessi, perciò tendiamo a riempire tutti gli spazi (sia fisici che mentali) di cose, rumori, curiosità, informazioni di qualsiasi tipo (sempre connessi a internet)… Il nostro cuore è una bottiglia che non può accogliere altro perché già trabocca di cose inutili che nutrono l’ego fino a farlo scoppiare e sentire “bastante a se stesso”.

La conseguenza è che – così pieno – il nostro intimo è disordinato e incapace di distinguere il male dal bene (sia quello che lasciamo entrare che quello che facciamo uscire).

Dobbiamo svuotarci

Il cuore di Maria è puro perché semplice, umile, svuotato di tutto il superfluo e accogliente verso ogni cosa che viene da Dio, e capace di cogliere gli aneliti e i bisogni dei Suoi fratelli più piccoli, come a Cana di Galilea (cfr Gv 2,3).

Maria oggi ci chiede si svuotarci di tutto: del nostro io, delle nostre convinzioni e certezze, della nostra autosufficienza, di tutto ciò che ci tiene inutilmente occupati in cose e affari di questo mondo.

Un cuore troppo pieno non è mai contento ed è incapace di gioire, mentre uno che si è svuotato di sé, balza di gioia al minino sentore della grazia di Dio, come Maria e tutti i poveri e i piccoli della Sacra Scrittura:

Il mio cuore esulta nel Signore (cfr Sam 2,1; Lc 1,46-47).