Martedì della 26ª settimana del Tempo Ordinario (II)

Martedì 26ª sett.

Letture del martedì della 26ª settimana del Tempo Ordinario. Lezionario Romano (Anno II).

PRIMA LETTURA

Perché dare la luce a un infelice?

Dal libro di Giobbe

Gb 3,1-3.11-17.20-23

Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno. Prese a dire:

«Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”.

Perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?

Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e due mammelle mi allattarono?

Così, ora giacerei e avrei pace,
dormirei e troverei riposo
con i re e i governanti della terra,
che ricostruiscono per sé le rovine,
e con i prìncipi, che posseggono oro
e riempiono le case d’argento.

Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bambini che non hanno visto la luce.

Là i malvagi cessano di agitarsi,
e chi è sfinito trova riposo.

Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
che godono fino a esultare
e gioiscono quando trovano una tomba,
a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio ha sbarrato da ogni parte?».

SALMO RESPONSORIALE

dal Sal 87 (88)

℟. Giunga fino a te la mia preghiera, Signore.


Signore, Dio della mia salvezza,
davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l’orecchio alla mia supplica. ℟.


Io sono sazio di sventure,
la mia vita è sull’orlo degli inferi.
Sono annoverato fra quelli che scendono nella fossa,
sono come un uomo ormai senza forze. ℟.


Sono libero, ma tra i morti,
come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali non conservi più il ricordo,
recisi dalla tua mano. ℟.


Mi hai gettato nella fossa più profonda,
negli abissi tenebrosi.
Pesa su di me il tuo furore
e mi opprimi con tutti i tuoi flutti. ℟.

CANTO AL VANGELO

(Mc 10,45)

Alleluia, alleluia.

Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.

Alleluia.

VANGELO

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 9,51-56

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.

Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.

Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Omelie per questa ricorrenza

Fonte: www.chiesacattolica.it