Per voi i profeti hanno scrutato

Per voi i profeti scrutano le Scritture

Quando Pietro scrive «per voi i profeti preannunciavano la grazia» ci chiama in causa in modo forte, ricordandoci che gli «eletti» da Dio siamo noi.

Omelia per martedì 28 maggio 2024

Letture: 1Pt 1,10-16; Sal 97 (98); Mc 10,28-31

Proseguiamo in modo continuo l’ascolto della Prima Lettera di Pietro iniziato ieri.

Nei primi versetti del brano odierno, l’apostolo, dopo aver espresso la coscienza trinitaria-battesimale e quella escatologica del cristiano, descrive la sua coscienza messianica, ovvero: la consapevolezza di essere il punto di arrivo della storia della salvezza.

Coscienza messianica

Potremmo riassumere questa coscienza nella frase «tutto ciò che è avvenuto riguarda noi»; così, infatti, dice al versetto 10:

Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti, che preannunciavano la grazia a voi destinata.

Il versetto successivo è considerato una sorta di “lente ermeneutica” per la lettura dell’intera Bibbia:

essi cercavano di sapere quale momento o quali circostanze indicasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che le avrebbero seguite.

Torna alla mente il discorso di Gesù ai discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,25-27): i profeti avevano previsto le sofferenze e le glorie del Cristo che si sono avverate oggi per voi.

Per voi!

Il concetto è espresso più chiaramente al versetto successivo:

A loro fu rivelato che, non per se stessi, ma per voi erano servitori di quelle cose che ora vi sono annunciate per mezzo di coloro che vi hanno portato il Vangelo mediante lo Spirito Santo, mandato dal cielo: cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.

È una profonda intuizione profetica sul significato di tutto l’Antico Testamento, che ora si adempie per i cristiani.1

Perciò…

La seconda parte del brano è introdotta da un perentorio «perciò», a indicare che le esortazioni che seguono sono la diretta conseguenza della coscienza messianica appena appresa e acquisita: se è vero (e lo è) che tutto quanto annunciato dai profeti era stato detto per voi, non potete rimanere fermi con le mani in mano!

Quante volte, invece, noi leggiamo la Parola di Dio come se fosse rivolta a qualcun altro, come se gli autori sacri stessero parlando di altri?

Il richiamo forte dell’apostolo ci scuote, ricordandoci: «quell’annuncio è per voi!»

Cingere i fianchi… della mente

Gli atteggiamenti suggeriti richiamano il prepararsi a un viaggio, una spedizione: «cingendo i fianchi…»

Solo che i fianchi da cingere non sono quelli dell’addome, ma della mente (cosa chiarita dalla successiva esortazione a restare sobri).

Pietro ci vuol fare capire che – se vogliamo affrancarci da una vita troppo centrata su noi stessi – dobbiamo mantenere sveglia la nostra intelligenza e abbandonare la nostra abitudine a rifugiarci nell’immaginazione.

Ancora la speranza

Ancora una volta torna la virtù-cardine presentata ieri:

ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà.

Occorre concentrare tutte le forze, fisiche, mentali e affettive nell’attesa speranzosa della manifestazione finale di Cristo e del Suo Regno.

Ancora l’elezione

E torna pure, ancora una volta, il tema dell’elezione da parte di Dio: «il Santo che vi ha chiamati».

È questa predilezione unica da parte di Dio che motiva la richiesta di essere figli obbedienti, di non conformarsi ai desideri di un tempo, ma di diventare santi anche noi in tutta la nostra condotta.

Per me, per voi, adesso!

Tutte queste esortazioni, però, non sono da intendersi per «gli eletti dispersi» a cui scriveva Pietro duemila anni fa: sono per me, per voi, per tutti gli uomini, adesso!

  1. Cfr anche Mt 13,17: «In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!»; e anche Eb 11,13: «Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra…». ↩︎