Su cosa costruire se stessi
Omelia per sabato 1° giugno 2024
Il discepolo non è un qualcosa di bell’e pronto, ma un uomo da costruire pazientemente, sul fondamento, sulla pietra angolare che è Gesù Cristo.
Letture: Gd 17.20-25; Sal 62 (63); Mc 11,27-33
Purtroppo il nostro sostare sulla Prima Lettera di Pietro è già finito… ne avremmo letto ancora un piccolo stralcio ieri se la Liturgia non ci avesse proposte Letture proprie per la Festa della Visitazione di Maria…
In ogni caso avremmo saltato tutta la parte più “significativa” della Lettera, andando direttamente al capitolo quarto…
Vi consiglio di prendervi il tempo di leggerla e meditarla per conto vostro, perché contiene tantissimi consigli spirituali su come affrontare le sofferenze e le persecuzioni con spirito cristiano.1
Una “letterina” densa
Oggi il Lezionario ci propone alcuni versetti della Lettera di Giuda, uno scritto brevissimo ma denso.
Lo scopo dell’autore è avvisare i destinatari dei pericoli portati da falsi dottori che mettono in pericolo la fede cristiana e invitarli a rimanere fedeli.
La Chiesa è apostolica
La via per restare fedeli alla vera dottrina è indicata dal primo versetto che leggiamo oggi, il v.17:
ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo.
Non è un richiamo banale per noi, perché nel Credo che recitiamo ogni domenica diciamo «Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica».
L’insegnamento degli apostoli e dei loro successori, il Magistero insomma, è un pilastro essenziale assieme alla Rivelazione contenuta nella Sacra Scrittura.
Costruire il cristiano
Mi soffermo su un’espressione che mi ha colpito, e che troviamo all’inizio del secondo versetto che ci è proposto (il v.20):
Costruite voi stessi…
Non so a voi, ma a me viene in mente l’immagine del muratore che posa saggiamente le pietre una sopra l’altra. È un’immagine già usata da Paolo in vari passaggi delle sue lettere, in particolare la Prima Lettera ai Corinti, dove chiarisce che il fondamento su cui costruire c’è già, ed è Gesù Cristo:
ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo (cfr 1Cor 3,10-17).
Insomma, il discepolo non è un qualcosa di bell’e pronto, “sfornato” col battesimo e gli altri sacramenti, ma un uomo da costruire pazientemente, giorno per giorno, appoggiandosi sempre e solo sul fondamento e la pietra angolare che è Gesù Cristo.2
Con cosa costruire
Giuda poi suggerisce quali “mattoni” impilare sopra questo fondamento:
- la santissima fede,
- la preghiera per mezzo dello Spirito Santo,
- il conservarsi nell’amore di Dio,
- l’attesa della misericordia del Signore.
Aggiunge poi la misericordia verso gli indecisi nella fede e la compassione verso chi si è perduto.
Possiamo riassumere il tutto nelle tre virtù teologali di fede, speranza e carità: questo ci ricorda che anche i “mattoni” che servono per costruire il cristiano non sono “roba nostra”, ma doni di Dio, da chiedere insistentemente a Dio come grazia.
- Posso consigliarvi di farlo con l’ausilio del bellissimo libro del Cardinal Martini Il segreto della Prima Lettera di Pietro. Purtroppo nei vari cataloghi di librerie online risulta esaurito. Magari è reperibile in qualche biblioteca parrocchiale. Su internet ho trovato un sito che riporta il testo digitalizzato a questo indirizzo (non so se sia legale o meno, nel caso non me ne assumo la responsabilità). ↩︎
- Cfr At 4,11; Ef 2,20; 1Pt 2,5-7. ↩︎