Il prossimo è Dio, Dio è il prossimo
Se vogliamo raggiungere la santità di Dio non dobbiamo fare “salti in alto”, ma scendere giù sempre più in basso, alla ricerca del nostro prossimo.
Contenuti che riguardano l’argomento “Amore di Dio”
Se vogliamo raggiungere la santità di Dio non dobbiamo fare “salti in alto”, ma scendere giù sempre più in basso, alla ricerca del nostro prossimo.
Il cuore di Salomone è diviso, perciò l’amore che crede di dare è solo accondiscendenza insensata e irragionevole. Solo Dio ama con cuore integro.
La reazione di Davide è incomprensibile se la si considera con occhi e cuore semplicemente umani; non lo è se la si guarda con gli occhi di Cristo dalla Croce.
Amare non a parole ma con i fatti e nella verità significa anzitutto uscire dalla nostra indifferenza che ci rende insensibili e distratti verso i fratelli.
«O voi tutti assetati, venite all’acqua»: così Isaia sembra ricordarci che il Battesimo ci ha spalancato la porta del cuore di Dio, da cui sgorga il Suo Amore.
Non si tratta di avere uno sguardo pessimista sul mondo e sulle cose, ma di avere un cuore libero, capace di rinunciare a tutto pur di amare Dio e i fratelli.
Il parto miracoloso di Maria vergine è un segno della benevolenza di Dio per noi. Oggi l’uomo va in cerca di altri segni, più mirabolanti ma meno “impegnativi”.
Anche il Signore, come le mamme coi figli che combinano guai, continua a ripeterci «Se mi avessi ascoltato…». Impariamo che le Sue parole sono il nostro bene.
Dio non deride la nostra fragilità, ma ci dice «Non temere, io ti vengo in aiuto». Ci prende per mano e ci dà tutto quanto è necessario per rimetterci in pista.
L’umanità non ha fame solo di cibo, ma soprattutto di giustizia, consolazione, solidarietà. In una parola: ha fame di Dio. E Dio chiede a noi di farcene carico.