Siamo figli amati. Battesimo del Signore (C)
Gesù si manifesta come il Figlio amato e prediletto del Padre, e nel Suo rivelarsi svela anche la nostra natura e vocazione di figli amati da Dio
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Gesù si manifesta come il Figlio amato e prediletto del Padre, e nel Suo rivelarsi svela anche la nostra natura e vocazione di figli amati da Dio
Il primo comandamento non è l’amore, ma l’ascolto: questa è la “porta” per far entrare Dio e gli altri dentro di noi, la condizione fondamentale per amarli.
Se vogliamo re-imparare ad amare, dobbiamo andare a scuola dai bambini, che nel loro cuore “elastico” hanno spazio per tutti e non gettano via nessuno
Essere amici di Dio non è una nostra conquista, ma un dono ricevuto in anticipo, incondizionatamente. Se vogliamo restare in questa amicizia, lasciamoci amare!
La prova della Risurrezione di Cristo è invisibile, non perché immaginaria, ma perché nascosta agli occhi di chi non sa amare e non riconosce l’Amore ricevuto.
Davanti al Crocifisso posso solo riempirmi di stupore e lacrime, e dire: «Tu hai fatto tutto questo per me!»
Vogliamo continuare a vivere da capre, selvatici e indipendenti, oppure diventare pecore docili e miti, che si lasciano guidare dal Signore incontro ai poveri?
Gesù vuole farci capire che siamo dipendenti dall’Amore, che l’Amore per Dio e per il prossimo è il cardine della nostra vita: non possiamo fare a meno di Amare
La Scrittura non racconta solo i nostri rifiuti, ma anche la tenace speranza di Dio che non si dà mai per vinto nel cercare figli a cui affidare la Sua vigna.
Dio non ragiona per calcoli: in matematica avrebbe un bel “4”! La misura del Suo Amore (che si manifesta nella misericordia e nel perdono) è amare senza misura.