La Parola unisce. 3ª Domenica del Tempo Ordinario (A)
L’unità dei cristiani non si basa su un accordo o un compromesso: ciò che unisce i credenti in una cosa sola è la Parola incarnata: Cristo e il Suo Vangelo.
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L’unità dei cristiani non si basa su un accordo o un compromesso: ciò che unisce i credenti in una cosa sola è la Parola incarnata: Cristo e il Suo Vangelo.
Non facciamoci ingannare! Anche in un mondo così segnato da dolorosi sconvolgimenti c’è la possibilità di vivere da buoni cristiani e onesti cittadini.
Al contrario di quanto dice l’antico proverbio – nella realtà «Dio propone… e l’uomo dispone». Il condizionale davanti ai Suoi comandi è la regola, purtroppo.
Raccontando l’ospitalità di Betania, Luca completa la parabola del buon Samaritano, e ci aiuta a capire cosa significhi «prendersi cura» del nostro prossimo.
Chi si aspetterebbe – nel bel mezzo della propria vita, nel pieno delle forze – di trovarsi di fronte alle porte degli inferi? Eppure… Perciò affidiamoci a Dio!
Per mettere ordine nella propria vita occorre darsi una “Regola” che ci aiuti a non disperdere forze ed energie. È questa l’eredità preziosa di san Benedetto.
Quando c’è di mezzo la libertà dell’uomo salta ogni rapporto di causa-effetto, e la fede non è così scontata. L’unico che rimane sempre fedele è Dio.
Non c’è bisogno di eventi speciali per riscoprire la Parola di Dio: se uno andasse a Messa tutti i giorni non dovrebbe fare altro sforzo che sedersi e ascoltare
Le nostre preghiere spesso sono parole non solo sprecate, ma addirittura false, perché chiediamo a Dio cose che non vogliamo, e facciamo esattamente l’opposto.
Se lo amiamo e osserviamo la Sua Parola, Dio dimora in noi, e attraverso il Suo Santo Spirito Paràclito, come un Maestro, ci istruisce dall’interno