Caccia al tesoro
Molti cristiani sono tristi perché il loro tesoro non è il regno dei cieli, ma un sacco di cose materiali. Per questo dobbiamo tornare come bambini.
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Molti cristiani sono tristi perché il loro tesoro non è il regno dei cieli, ma un sacco di cose materiali. Per questo dobbiamo tornare come bambini.
Se smettiamo di essere bambini nel nostro rapporto con Dio, rischiamo fortemente di smettere pure di sentirci Suoi figli e di avere fiducia in Lui.
Dobbiamo avere riverenza per la presenza dei nostri angeli, devozione per la loro benevolenza e fiducia nella loro custodia (dai Discorsi di S. Bernardo abate).
Il nostro rapporto con Dio e il nostro cammino di fede sono un rapporto di alleanza impari, tra un bambino (questo siamo e dobbiamo restare) e l’Altissimo.
Siamo tutti strumenti nelle mani di Dio, nel bene e nel male, ma spesso ci insuperbiamo e ci mettiamo al Suo posto, come un bastone che brandisce chi lo impugna
Dio non è il “Grande Fratello”, un “impiccione” che ci tiene d’occhio: è un Padre che vede tutto perché sta attento che i Suoi bambini si facciano male