Basta impedimenti
Sopraggiunta la fede in Gesù e l’adesione al Suo Vangelo, cadono tutti gli impedimenti per poter entrare in comunione con Dio (a meno che non li creiamo noi).
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Sopraggiunta la fede in Gesù e l’adesione al Suo Vangelo, cadono tutti gli impedimenti per poter entrare in comunione con Dio (a meno che non li creiamo noi).
Pietro scusa il popolo di Israele (e persino i suoi capi) perché ha «agito per ignoranza». Ma la nostra ignoranza, è ancora così incolpevole?
Chi viene dall’alto, dal cielo, chi è rinato nello Spirito, non parla più secondo la terra, ma è «al di sopra di tutti», come e con Gesù Risorto.
Vivere da battezzati, da rinati nello Spirito, non è una questione teorica ma pratica, di totale abbandono alla forza impetuosa dello Spirito del Risorto.
Per accogliere la vita nuova del Risorto occorre farsi battezzare nel Suo nome, ovvero: lasciarsi immergere e seppellire nella Sua morte.
La vicenda di Naamàn, il Siro, ci aiuta a riflettere sui segni del sacramento del Battesimo, che ci ha introdotti alla vita nuova di Dio in Cristo.
Il biancore incredibile delle vesti di Gesù trasfigurato richiama la nostra veste battesimale, resa candida perché lavata nel sangue dell’Agnello.
«O voi tutti assetati, venite all’acqua»: così Isaia sembra ricordarci che il Battesimo ci ha spalancato la porta del cuore di Dio, da cui sgorga il Suo Amore.
Essere generati da Dio non ci garantisce di non peccare, ma ci dà la possibilità di ascoltare la Sua Parola seminata in noi e lasciarla crescere ogni giorno.
«Se siete risorti con Cristo…». Sta tutta qui la questione: siamo cristiani di fatto o solo di nome? Siamo disposti a far morire l’uomo vecchio che è in noi?