Non ci sia altro vanto che nella croce di Cristo
L’invito di questa festa non è altro che contemplare con gratitudine la Croce di Cristo, che ci ha ottenuto la salvezza e la vittoria.
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L’invito di questa festa non è altro che contemplare con gratitudine la Croce di Cristo, che ci ha ottenuto la salvezza e la vittoria.
L’Amore di Dio per noi non è fatto di costrizioni e sottili ricatti, ma di tenui legami di bontà e fragili vincoli d’amore… Amiamoci così anche noi!
Se ci rendessimo conto di quale genere di Amore siamo destinatari da parte di Dio, non potremmo far altro che scioglierci in lacrime. Lasciamoci amare!
Dicendoci «Ecco il mio servo», Dio ci chiede di puntare lo sguardo e non distoglierlo un solo istante dal Suo Figlio, l’Amore Crocifisso.
L’Amore di Dio per noi è tanto grande da farsi dono e sacrificio: non c’è “libro” migliore del Crocifisso per poterlo comprendere.
La fede è una relazione profonda e sincera con Dio: se possiamo confessare che Gesù è il Signore, è solo perché prima Dio ci ha rivelato chi siamo noi per Lui.
Come tutti, siamo sempre in cerca del bello e del bene, perché ci fanno sperimentare la felicità. Ma quasi mai li cechiamo nel “posto” giusto, ovvero: in Dio.
Non si può capire Dio nel Suo mistero: lo si può soltanto amare. Non c’è teologia che non sia – anzitutto e prima di tutto – poesia d’amore.
Il riposo che ci propone Gesù non è ozio né indifferenza per gli altri, ma una comunione col Padre che ci fa percepire la Sua stessa compassione per l’uomo.
«Ecco»: Guarda la Croce, ma non con occhi scettici, che credono di capire già tutto. Occorre stare sotto la Croce con Maria, contemplandola coi suoi occhi.