Il terribile dubbio. 1ª Domenica di Quaresima (C)
Attraverso l’itinerario quaresimale siamo chiamati a fugare il dubbio di non essere davvero figli di Dio facendo esperienza del Suo Amore che ci precede sempre
Contenuti che riguardano l’argomento “Figlio di Dio”
Attraverso l’itinerario quaresimale siamo chiamati a fugare il dubbio di non essere davvero figli di Dio facendo esperienza del Suo Amore che ci precede sempre
Per il cristiano “partorire” di Dio significa dagli un corpo, ascoltando fattivamente la Sua Parola e mettendola in pratica, come fece Maria
Se siamo come Giuda la notte resterà notte, ma se facciamo come Nicodemo, andando da Gesù, veniamo verso la luce: la nostra notte risplenderà della luce di Dio.
Nell’Incarnazione Dio ha deciso di venire a stare da noi, di fermarsi. Non è l’ospite di passaggio, di un giorno. È «Dio con noi» per sempre. Ci piace l’idea?
Per essere veri figli di Dio non possiamo accontentarci di assomigliargli solo nella fisionomia: dobbiamo copiare tutto di Lui, come hanno fatto Gesù e i Santi.
La fede non è frutto di un’opinione, di una scelta tra più opzioni, ma entrare in una relazione del tutto particolare con Dio, che per primo si fida di me.
Non possiamo più accontentarci di assistere allo “spettacolo”. Ora si tratta di trasfigurarci: da spettatori dobbiamo diventare veri ascoltatori obbedienti.
Il difetto più grande dei cristiani è quello di non credere alla propria santità, e che diventare Santi sia una missione impossibile. Invece è puro dono di Dio
Bisogna diventare padri (o madri) per “entrare” nel cuore di Dio e capire cosa Lo spinge ad amarci così, senza misura