San Giuseppe: figlio e padre
In Giuseppe il desiderio di ogni uomo di mettere al mondo una discendenza si è trasformato nello scoprirsi padre in modo ancora più alto.
Contenuti che riguardano l’argomento “figlio”
In Giuseppe il desiderio di ogni uomo di mettere al mondo una discendenza si è trasformato nello scoprirsi padre in modo ancora più alto.
Non si tratta di avere uno sguardo pessimista sul mondo e sulle cose, ma di avere un cuore libero, capace di rinunciare a tutto pur di amare Dio e i fratelli.
Non dobbiamo temere, perché Dio veglia sempre su di noi: «Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d’Israele» (Sal 121,4).
Sono le donne in questa pagina della Scrittura (come in tante altre) a farsi strumento docile nelle mani di Dio. Noi maschi abbiamo molto da imparare da loro.
Ridere è l’atto dell’uomo quando non prende sul serio qualcosa; sorridere è l’atto di Dio che benedice… Dio ci sorride anche quando noi gli ridiamo in faccia!
La generosità non è frutto del nostro impegno ma una grazia di Dio: tutto abbiamo ricevuto gratuitamente da Lui e per essere Suoi figli dobbiamo essere generosi
Quante volte ci capita di allungare in avanti le braccia in segno di rifiuto e di dire «è un problema tuo»? Ma Dio vuole che sentiamo i fratelli come nostri.
Per mettere ordine nella propria vita occorre darsi una “Regola” che ci aiuti a non disperdere forze ed energie. È questa l’eredità preziosa di san Benedetto.
Dio non pretende il nostro pentimento: gli basta solo la nostra disponibilità a lasciarci amare. Se gli diremo di sì, per Lui sarà già motivo di far festa
Non è un’imposizione quella di amare i nemici, ma una supplica accorata del nostro Padre Celeste, che ci chiede di assomigliargli nel suo essere misericordioso