È giunta l’ora di mietere e vendemmiare
L’ora e il giorno del giudizio (decritti simbolicamente nell’Apocalisse come mietitura e vendemmia) verranno: attendiamoli con fede e nella carità.
Contenuti che riguardano l’argomento “fine del mondo”
L’ora e il giorno del giudizio (decritti simbolicamente nell’Apocalisse come mietitura e vendemmia) verranno: attendiamoli con fede e nella carità.
Il Signore ci è vicino proprio in quei frangenti in cui Lo sentiamo più lontano o assente: le prove della nostra vita, il momento della nostra morte.
Il pensiero della venuta finale di Cristo non deve essere uno spauracchio per terrorizzarci, ma una luce che ci chiama a vivere nell’Amore sincero.
Per un credente è un brutto segno pensare alla fine del mondo con angoscia, perché «allora i giusti splenderanno come il sole nel Regno di Dio».
L’attesa del credente non è caratterizzata dall’inquietudine o dall’ozio del vivere “alla giornata”, ma è piena di opere buone.
Non dobbiamo chiederci quando sarà la “la fine dei giorni”, ma creare le condizioni di pace necessarie perché il Regno dei cieli possa finalmente instaurarsi.
Non facciamoci ingannare! Anche in un mondo così segnato da dolorosi sconvolgimenti c’è la possibilità di vivere da buoni cristiani e onesti cittadini.
Anche il nostro cuore ha bisogno di “mettersi a dieta”, per non appesantirsi. Andiamo dal Signore, il nostro medico di fiducia!
Cristo è Re perché martire: testimone della verità e dell’Amore. Per questo Amore non ha solo parlato, ma ha dato la vita!
Davanti ad ogni segno, anche il più “catastrofico”, Cristo ci invita a non irrigidirci, ma ad imparare la tenerezza che fa germogliare la speranza e la fede