Dispersi, però per annunciare
La persecuzione violenta scoppiata contro la Chiesa ha disperso i discepoli; però lo Spirito ha fatto sì che divenissero nuovi semi del Vangelo.
Contenuti che riguardano San Giovanni XXIII, conosciuto anche come “il Papa buono”
La persecuzione violenta scoppiata contro la Chiesa ha disperso i discepoli; però lo Spirito ha fatto sì che divenissero nuovi semi del Vangelo.
Pace e giustizia vanno “a braccetto”: non ci potrà essere pace senza ripristinare la giustizia. La giustizia, però, non si fa con la violenza, ma nella verità.
Paolo usa l’immagine forte della schiavitù nei confronti della giustizia: è un’iperbole per descrivere l’obbedienza totale alla legge dell’Amore di Dio.
Invochiamo Papa Giovanni, che davvero è stato “Pontefice”, ovvero “costruttore di ponti” di pace, di essere anche noi veri e instancabili artigiani di pace.
A san Marco evangelista era molto affezionato anche Papa Giovanni XXIII che – da poco patriarca di Venezia – avrebbe voluto riposare accanto alla sua tomba.
Alzare lo sguardo verso Gesù crocifisso è l’unica cura al nostro animo sempre pronto a mormorare e criticare. Davanti al Suo Amore infinito siamo tutti uguali.
L’unità dei cristiani non si basa su un accordo o un compromesso: ciò che unisce i credenti in una cosa sola è la Parola incarnata: Cristo e il Suo Vangelo.
Perfino i testi della Liturgia sembrano ammiccare a questa ipotesi bislacca dell’amante! Ma la Maddalena amava Gesù in modo puro, con l’anima, da vera discepola
Prima ancora che una disobbedienza civile, l’obiezione di coscienza del cristiano è un rinnegare il proprio “io”, per fare affidamento solo sulla Parola di Dio
Come si può sperare nella pace con una guerra fuori dalla porta di casa? Eppure il Risorto continua a ripeterci «Pace a voi!», e non è un augurio, ma un compito