
Non giudicate (gli altri)
Quando Gesù dice «Non giudicate» ci chiede di non condannare i nostri fratelli, ma il male che fanno, distinguendo sempre tra peccato e peccatore.
Contenuti che riguardano San Giovanni XXIII, conosciuto anche come “il Papa buono”
Quando Gesù dice «Non giudicate» ci chiede di non condannare i nostri fratelli, ma il male che fanno, distinguendo sempre tra peccato e peccatore.
Essere in pace con Dio è ciò che conta nel nostro cammino cristiano, molto più che sapere tante cose su di Lui: lasciarci amare da Lui e riamarlo.
A me, don Pietro, come al capo degli apostoli, il Signore chiede se son disposto ad amarlo di più, perché mi ha dato molto e molto ha diritto di chiedermi.
La gioia che Maria e Elisabetta scelgono di accogliere nel loro cuore non è a buon mercato: nasce dalla fiducia che il Signore è sempre con noi.
Cristo ci rimprovera di frequentare i sepolcri e “rovistare” tra i morti: Lui non è lì, è risorto, e ha sconfitto la morte per sempre. È il Dio di viventi.
Solo una sincera professione di fede ci permette di riordinare i nostri rapporti malati con le cose, coi fratelli e con Dio. A questo serve la Quaresima.
L’intercessione è la forma più bella di preghiera, perché non solo si fa mediatrice di salvezza, ma è disposta a pagare a favore del bene dei fratelli.
Il prete è chiamato al servizio perché Cristo, il Maestro e il Signore, si è fatto servo. Se non serve la Chiesa, il prete non serve a niente!
L’insegnamento di Giovanni XXIII nella scelta del proprio nome ci invita a sentirci chiamati in causa personalmente di fronte ai nostri Patroni.
Nella memoria di san Filippo Neri, condivido una pagina e una preghiera di san Giovanni XXIII, anche lui devoto al santo dell’Oratorio.