Lo dico per vostra vergogna
Paolo ci ricorda che è una vergogna per un credente attaccarsi alle cose e portare in tribunale un fratello invece di risolvere le cose nella carità.
Contenuti che riguardano l’argomento “giustizia”
Paolo ci ricorda che è una vergogna per un credente attaccarsi alle cose e portare in tribunale un fratello invece di risolvere le cose nella carità.
L’unico giudice (nostro e dei nostri fratelli) è il Signore, perché solo Lui conosce e manifesta i pensieri e le intenzioni dei cuori.
La cultura dello scarto mette in disparte gli ultimi; il Figlio di Dio, invece, li prende in disparte per entrare in comunione profonda con loro.
Spesso i proverbi della “saggezza” popolare denotano una visione distorta di Dio: oltre al cuore dobbiamo convertire i nostri modi di dire.
Ciascuno di noi è stato segnato col “tau”, con la “firma” di Dio, il giorno del Battesimo: cerchiamo di fare in modo che questo segno non si cancelli.
Non si può costringere Dio ad abitare in un tempio fatto di pietre e cemento se lo si è cacciato fuori dal proprio cuore: è una menzogna!
Per quanto Dio sia misericordioso e conceda a tutti di pentirsi, non ci si può prendere gioco di Lui in eterno, perciò la Sua giustizia sarà inesorabile.
La mani che grondano sangue non sono solo quelle dei terroristi e degli assassini, ma anche le nostre quando non agiscono con giustizia e carità.
Dalla spiritualità di san Benedetto l’Europa ha bisogno di re-imparare l’ascolto e la sobrietà, oggi più che mai!
Dio è sempre stato (e sempre sarà) il grande “incompreso” degli uomini… Ma la più grande incomprensione riguarda la Sua misericordia.