In disparte. 23ª Domenica del Tempo Ordinario (B)
La cultura dello scarto mette in disparte gli ultimi; il Figlio di Dio, invece, li prende in disparte per entrare in comunione profonda con loro.
Contenuti che riguardano l’argomento “isolamento”
La cultura dello scarto mette in disparte gli ultimi; il Figlio di Dio, invece, li prende in disparte per entrare in comunione profonda con loro.
A Dio non piace stare “chiuso in casa”, fermo immobile in un luogo sacro. Egli vuole camminare con noi e condividere in tutto e per tutto il nostro peregrinare.
La città che ha in mente Dio è senza mura, perché tutte le nazioni e tutti i popoli sono chiamati a diventare Suo popolo. Abbattiamo le mura e innalziamo ponti!
«Polvere tu sei e in polvere ritornerai» può sembrare una minaccia, ma in realtà dice solo l’Amore infinito di un Dio che non smette di far vivere di sé l’uomo.
Il tempo che siamo disposti a “sprecare” nell’attendere è proporzionale al valore che diamo alla persona che desideriamo incontrare. Chi stiamo aspettando?
Gesù è la porta: colui che ci introduce nella casa del Padre. Se accogliamo il Suo invito a passare attraverso di Lui, diventiamo “di casa” anche noi.
Correre è fondamentale nella vita. Ma il cristiano non corre per paura di morire, bensì per il desiderio di vivere per sempre con Cristo Risorto!
Questo momento doloroso mette in quarantena anche la libertà di riunirsi a celebrare i grandi momenti della fede cristiana: chiediamo al Signore di non isolarci