Basta impedimenti
Sopraggiunta la fede in Gesù e l’adesione al Suo Vangelo, cadono tutti gli impedimenti per poter entrare in comunione con Dio (a meno che non li creiamo noi).
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Sopraggiunta la fede in Gesù e l’adesione al Suo Vangelo, cadono tutti gli impedimenti per poter entrare in comunione con Dio (a meno che non li creiamo noi).
Che Dio sia premurosamente vicino al Suo popolo è evidente nel dono della Legge. Per non dimenticarlo, occorre insegnarla di generazione in generazione.
L’unico modo per amare davvero è metterci tutto il cuore e tutta l’anima. Ma perché ci pesa così tanto se a chiedercelo è il Signore?
Se vogliamo raggiungere la santità di Dio non dobbiamo fare “salti in alto”, ma scendere giù sempre più in basso, alla ricerca del nostro prossimo.
Quella di Gesù, Maria e Giuseppe che si sottopongono a un rito che non erano tenuti ad osservare è una grande lezione di umiltà per tutti noi.
Il passaggio da questa vita all’aldilà è un momento delicato e importante. Come lo affrontiamo? Quali consegne vogliamo lasciare a nostri posteri?
Se vogliamo aprirci alla novità dell’opera di Dio dobbiamo far di tutto per scacciare la nostalgia del passato, delle vecchie abitudini e delle nostre sicurezze.
Anche il Signore, come le mamme coi figli che combinano guai, continua a ripeterci «Se mi avessi ascoltato…». Impariamo che le Sue parole sono il nostro bene.
Gli unici debiti che “allungano la vita” (ovvero: che portano alla vita eterna) sono quelli d’Amore, che ci fanno capire che non abbiamo mai amato abbastanza.
Amare gli uomini, in particolare i più piccoli e i poveri è il “chiodo fisso” di Dio. A questo “chiodo” siamo chiamati ad appendere la nostra vita cristiana.