Perché nascere, se la vita è solo sofferenza?
I «perché?» di Giobbe sono il condensato del grido dell’innocente. Lamenti, domande e proteste, se rivolti con fiducia a Dio, sono preghiera autentica.
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I «perché?» di Giobbe sono il condensato del grido dell’innocente. Lamenti, domande e proteste, se rivolti con fiducia a Dio, sono preghiera autentica.
Il potere che Gesù dà ai Suoi discepoli non è quello di comandare, ma di diventare prolungamento del Suo Amore: è il potere di servire nella carità.
Non smettiamo di avere in noi gli stessi sentimenti di Cristo, di provare compassione per tutti quelli che vivono senza sapere perché o per chi.
Il papà della bambina e l’emorroissa non sapevano se Gesù li avrebbe esauditi, ma si fidarono ciecamente di Lui. Questa è la fede da imparare.
Dio ha dato agli uomini il potere di rimettere i peccati, e non solo ai sacerdoti nel ministero della riconciliazione, ma a tutti, gli uni verso gli altri, ma…
Dio ci chiede “solo” di avere fede. E vi pare poco?! Avere fede è andare oltre ogni evidente certezza, oltre il dolore, oltre la morte. Come è possibile?
Osservare attentamente le indicazioni del Signore è segno di amore e rispetto verso Dio e un modo per portare frutti di vera conversione.
Il luogo più importante del ministero di Gesù è “altrove”: non fermo in casa ad aspettare, ma sulle strade del mondo, sempre in cerca dell’uomo.
Pare che per essere missionari servano dei superpoteri, ma l’unico vero potere da acquisire è sentire nell’intimo la stessa compassione di Cristo per l’umanità.
Per guarire dall’invidia c’è solo un modo: smetterla di paragonarci agli altri e prendere coscienza della nostra unicità, scoprendoci infinitamente amati da Dio.