Preghiera e digiuno per la pace
Preghiera e digiuno sono “armi spirituali” che possono far tacere le armi umane, ripristinando il dialogo profondo tra Dio e l’uomo, tra l’uomo e i suoi simili.
Contenuti che riguardano l’argomento “Maria”
Preghiera e digiuno sono “armi spirituali” che possono far tacere le armi umane, ripristinando il dialogo profondo tra Dio e l’uomo, tra l’uomo e i suoi simili.
Se Cristo è la primizia dei morti che sono risorti, Maria viene subito dopo. E dopo di lei siamo invitati a credere di essere chiamati pure noi!
Il cuore di Maria è puro perché semplice, umile, svuotato di tutto il superfluo e accogliente verso ogni cosa che viene da Dio e dai Suoi fratelli più piccoli.
Maria ha preso come “foglio d’istruzioni” l’invito di san Paolo ai Romani a non avere una carità ipocrita ma concreta e sincera. Così dobbiamo fare noi.
Noi discepoli del Risorto potremo vivere il frutto della Pentecoste solo se rimarremo sempre uniti e concordi nella preghiera assieme con Maria.
La circoncisione del cuore e delle orecchie è la condizione necessaria per entrare in rapporto con Dio e lasciarsi istruire dal Suo Santo Spirito.
Quando Maria si proclama «la serva del Signore» ha certamente nel cuore l’immagine del Servo di Jahvè: è quello il modello che vuole seguire.
Otto giorni come fosse un giorno solo: l’ottavo è il giorno senza tramonto, che sfocia nell’Eternità, la «pienezza del tempo» in cui Dio ci è venuto incontro.
Siamo chiamati a ringraziare il Signore per tutto quello che fa nella nostra vita, non solo riconoscendolo a parole, ma restituendoci a Lui come dono totale.
Non si tratta di chiedersi come sarà questo Natale, ma di capire cosa possiamo e dobbiamo fare per essere pronti a viverlo bene. Andiamo a scuola da Maria.