Non è giusto che lasciamo da parte la Parola di Dio
Non è giusto, oggi come al tempo degli apostoli, che i sacerdoti lascino da parte il ministero della Parola e dei Sacramenti per correre dietro ad altro.
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Non è giusto, oggi come al tempo degli apostoli, che i sacerdoti lascino da parte il ministero della Parola e dei Sacramenti per correre dietro ad altro.
Anche noi, come Timoteo e Tito, abbiamo ricevuto il testimone della fede che ci ha resi discepoli e apostoli del Vangelo, per dare testimonianza al Signore.
Consideriamo ciascuno la chiamata ricevuta da Dio: cosa possiamo vantare di nostro? Nulla. È solo per la Sua infinita misericordia che siamo stati chiamati.
Dare il buon esempio è un dovere imprescindibile per i pastori e coloro che nella Chiesa ricoprono un ministero, ma è fondamentale per tutti gli educatori.
Se l’occhio è luminoso e puntato verso il Regno dei Cieli, non si cade nell’errore della vanagloria, ma si diventa capaci di vantarsi di ciò che è dono di Dio.
Nel difendere il proprio ministero di apostolo, Paolo illustra le altissime qualità dell’apostolato: amore smisurato per la Chiesa e fedeltà assoluta al Vangelo.
Non possiamo seguire Gesù ora, ma solo “dopo”. Dopo quando? Quando avremo imparato a deporre le nostre vesti, i nostri egoismi, per servire, come Cristo.