L’armatura di Dio
L’armatura descritta da Paolo è l’insieme delle armi spirituali di cui Dio riveste ogni cristiano per affrontare la battaglia contro il Maligno.
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L’armatura descritta da Paolo è l’insieme delle armi spirituali di cui Dio riveste ogni cristiano per affrontare la battaglia contro il Maligno.
Nessuno di noi può rassicurare le proprie paure dicendosi «io valgo». Solo Cristo, che ha dato la Sua vita per noi, può dirci che valiamo per davvero.
Cos’hanno in comune le pecore, le colombe e i serpenti? Sono tutti animali che non attaccano, ma fuggono. Così dev’essere il discepolo.
Il bastone e i sandali sono i simboli del del viandante, della Chiesa sinodale, che cerca di camminare assieme invece di rinchiudersi nelle sacrestie.
Il potere che Gesù dà ai Suoi discepoli non è quello di comandare, ma di diventare prolungamento del Suo Amore: è il potere di servire nella carità.
Solo il Signore sa quando sarà il momento che il successore di Pietro si dimetta o parta per il Cielo. Noi intanto preghiamo per lui e gli obbediamo.
La fede non nasce dallo studio, ma da un’esperienza viva e personale di Dio, immergendosi nel Suo mistero e gustandolo dal di dentro.
Gli Atti degli Apostoli terminano con gli arresti domiciliari di Paolo, ma – come aveva detto a Timoteo – la Parola di Dio non può essere messa in catene.
L’accuratezza con cui Aquila e Priscilla istruiscono Apollo non è solo meticolosità o precisione dottrinale, ma indica affetto e cura verso un fratello.
A Corinto Paolo prima si mantiene col suo lavoro, poi si dedica totalmente alla predicazione. Anche nella Chiesa di oggi qualcuno “vive” del proprio apostolato.