«Se siete risorti…» Cristiani di nome o di fatto?
«Se siete risorti con Cristo…». Sta tutta qui la questione: siamo cristiani di fatto o solo di nome? Siamo disposti a far morire l’uomo vecchio che è in noi?
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«Se siete risorti con Cristo…». Sta tutta qui la questione: siamo cristiani di fatto o solo di nome? Siamo disposti a far morire l’uomo vecchio che è in noi?
La domanda che Giuseppe rivolge ai fratelli dovrebbe essere il nostro esame di coscienza quotidiano, quando ci mettiamo al posto di Dio nel giudicare gli altri.
Gesù, non l’hanno «portato via», ma se n’è andato Lui, libero «dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere» (At 2,24).
La Veglia Pasquale completa il cammino quaresimale alla riscoperta del nostro battesimo: siamo stati battezzati, cioè sepolti in Cristo, per risorgere con Lui.
Dare la vita costa la vita. Per questo «dare la vita per i propri amici» è l’atto di Amore e amicizia più grande insegnatoci da Gesù, col dono di se stesso.
Il Regno di Dio non è di questo mondo, perché Cristo non è venuto a salvare se stesso, ma a dare la Sua vita per la salvezza di tutti: per Dio regnare è servire.
Credere nella risurrezione è possibile solo se impariamo fin da ora ad accogliere la vita come un dono di Dio e a non considerarla come un nostro possedimento.
Il 2 novembre per noi credenti non è giorno di nostalgico ricordo, ma di reciproco invito alla speranza che non delude: quella in Cristo, che ha vinto la morte.
Perfino i testi della Liturgia sembrano ammiccare a questa ipotesi bislacca dell’amante! Ma la Maddalena amava Gesù in modo puro, con l’anima, da vera discepola
Chi si aspetterebbe – nel bel mezzo della propria vita, nel pieno delle forze – di trovarsi di fronte alle porte degli inferi? Eppure… Perciò affidiamoci a Dio!