Andare “di fretta” o “in fretta”? Natale del Signore 2022
L’atteggiamento dei pastori dopo l’annuncio dell’angelo è l’invito che la Liturgia fa a ciascuno di noi: occorre «andare senza indugio» a incontrare il Signore.
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L’atteggiamento dei pastori dopo l’annuncio dell’angelo è l’invito che la Liturgia fa a ciascuno di noi: occorre «andare senza indugio» a incontrare il Signore.
L’Avvento ci indica il timore di Dio come l’atteggiamento, la strada per costruire una pace vera e duratura, che consentirà l’instaurarsi del Regno dei cieli.
Non si può attendere qualcosa in cui non si crede più. Se vogliamo davvero la pace, dobbiamo riconvertire «le lance in falci» e «indossare le armi della luce».
Quando il Signore ci dice «Sta’ tranquillo» non ci invita a una fede cieca, ma a lasciarci prendere in braccio da Lui, come il bambino piccolo con la sua mamma.
Cristo ha vinto il male del mondo in quanto Agnello: dando la vita con Amore. Così dobbiamo essere noi in quanto veri agnelli, e non lupi travestiti da pecore.
Ovvio che la pace non è una merce a buon mercato, ma noi credenti non possiamo rassegnarci ad omologarci a tutti gli altri. Cosa possiamo fare per la pace?
Come si può sperare nella pace con una guerra fuori dalla porta di casa? Eppure il Risorto continua a ripeterci «Pace a voi!», e non è un augurio, ma un compito
Se vogliamo trasfigurarci come e con Gesù dobbiamo pregare con Lui e come Lui, per entrare in comunione col Padre, e tornare ai fratelli luminosi della Sua Luce
Il digiuno non è rinuncia fine a se stessa, ma un atteggiamento di profonda solidarietà e vicinanza a chi – a causa della cattiveria umana – è privato di tutto
Due parole sulla virtù dell’obbedienza cristiana, a partire dalla pretesa di più “buon senso” e dalla meditazione sulla figura di san Giuseppe.