Portare i pesi gli uni degli altri
La preghiera più vera è quella che ci fa portare il peso dei peccati dei nostri fratelli come fossero nostri, in uno spirito di pura solidarietà e compassione.
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La preghiera più vera è quella che ci fa portare il peso dei peccati dei nostri fratelli come fossero nostri, in uno spirito di pura solidarietà e compassione.
Le avversità della vita sono un’occasione per riconoscere sinceramente le nostre colpe, anche se non sono direttamente legate ad esse. Non perdiamo l’occasione.
Perché devo raccontare i miei peccati a un prete, che è un uomo e un peccatore come me? Non posso chiedere perdono direttamente a Dio? Chi l’ha prescritto?
Ancora una volta la Liturgia ci rivolge l’invito ad accogliere il tempo favorevole della riconciliazione: non rifiutiamolo. Non rendiamo vana la grazia di Dio.
Condanna dei propri peccati, perdono delle offese, preghiera, elemosina e umiltà: le vie della riconciliazione con Dio (dalle Omelie di san Giovanni Crisostomo)
«Polvere tu sei e in polvere ritornerai» può sembrare una minaccia, ma in realtà dice solo l’Amore infinito di un Dio che non smette di far vivere di sé l’uomo.
La misura dell’Amore è amare “di più”, senza misura. Il perdono è la forma più grande di Amore. Dio ce lo insegna rendendoci destinatari di un perdono smisurato.
Questo momento doloroso mette in quarantena anche la libertà di riunirsi a celebrare i grandi momenti della fede cristiana: chiediamo al Signore di non isolarci