Non verrà più in mente
L’immagine dell’auspicato ritorno del popolo al Signore è descritta come un tempo in cui non ci saranno più rimpianti, ma solo un cuore nuovo.
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L’immagine dell’auspicato ritorno del popolo al Signore è descritta come un tempo in cui non ci saranno più rimpianti, ma solo un cuore nuovo.
Perché la nostra coscienza si convinca della grandezza della misericordia di Dio dobbiamo ripeterci spesso: «Dio è più grande del nostro peccato!»
La tentazione e il peccato dell’uomo è valutare ogni cosa col metodo del “contare”, voler dare un valore economico e venale a tutto, anche a ciò che è grazia.
Il pianto straziante di Davide che grida «figlio mio! Fossi morto io invece di te» è la rappresentazione di quello che prova Dio per ciascuno di noi Suoi figli.
La reazione di Davide è incomprensibile se la si considera con occhi e cuore semplicemente umani; non lo è se la si guarda con gli occhi di Cristo dalla Croce.
Rinunciare alla vendetta non significa rinunciare anche alla giustizia, ma questa pagina ci insegna che il male si sconfigge solo con il bene e la misericordia.
Sono le donne in questa pagina della Scrittura (come in tante altre) a farsi strumento docile nelle mani di Dio. Noi maschi abbiamo molto da imparare da loro.
Dio ha premura di salvare la nostra vita, ma ha un’infinita pazienza verso i nostri tentennamenti, al contrario di quanto facciamo noi coi nostri fratelli.
Dio è paziente e misericordioso. Ma quando finalmente si realizza l’incontro, non è più tempo di tentennare