Il tempo è compiuto. 3ª Domenica del Tempo Ordinario (B)
Se il tempo favorevole è adesso, procrastinare non ha solo l’effetto di farci perdere l’attimo, ma anche – purtroppo – di danneggiare il Regno di Dio.
Contenuti che riguardano l’argomento “regno dei cieli”
Se il tempo favorevole è adesso, procrastinare non ha solo l’effetto di farci perdere l’attimo, ma anche – purtroppo – di danneggiare il Regno di Dio.
Non dobbiamo chiederci quando sarà la “la fine dei giorni”, ma creare le condizioni di pace necessarie perché il Regno dei cieli possa finalmente instaurarsi.
Lo srotolarsi della nostra vita, quello che decidiamo di fare o non fare dipende sostanzialmente dall’immagine che abbiamo di noi stessi e, soprattutto, di Dio.
Oggi alla Messa bisognerebbe dire «Beati gli invitati che non rifiutano l’invito alla Cena dell’Agnello». Ma spesso è la Chiesa che ha generato questo rifiuto.
Siamo noi quelli che stanno maltrattando la vita, l’uomo e l’intero Creato come fossimo padroni del mondo: è inutile che ce la prendiamo con qualcun altro.
Matteo, esperto di conti, si accorse presto di come la contabilità di Dio funzionasse in modo difforme da quella terrena. E noi cosa aspettiamo a capirlo?
Le chiavi del Regno dei Cieli sono la rinuncia a sé, l’accoglienza della Croce e la sequela di Cristo nel dono generoso della nostra vita agli altri.
Immaginiamo Maria in Paradiso, “tra le nuvole” assieme ad angeli e santi, ma l’unica nube in cui Maria vive e ha sempre vissuto è quella della presenza di Dio.
È facile dire di aver capito gli insegnamenti di Gesù. Molto più difficile è metterli in pratica. Lo è stato per i discepoli, lo è ancor di più per noi.
Dio è così: indulgente e misericordioso, e dobbiamo farcene una ragione. Non sarà mai un “giustiziere” sommario. Questo è il Regno che dobbiamo accogliere.