L’essenziale è invisibile agli occhi. Domenica di Pasqua
La prova della Risurrezione di Cristo è invisibile, non perché immaginaria, ma perché nascosta agli occhi di chi non sa amare e non riconosce l’Amore ricevuto.
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La prova della Risurrezione di Cristo è invisibile, non perché immaginaria, ma perché nascosta agli occhi di chi non sa amare e non riconosce l’Amore ricevuto.
Il tempo che siamo disposti a “sprecare” nell’attendere è proporzionale al valore che diamo alla persona che desideriamo incontrare. Chi stiamo aspettando?
I nostri discorsi si intreccino con Gesù (Parola fatta carne) e la nostra casa sia luogo di una “Eucaristia domestica” dove ci si spezza e ci si fa Dono.
Correre è fondamentale nella vita. Ma il cristiano non corre per paura di morire, bensì per il desiderio di vivere per sempre con Cristo Risorto!
Solo accettando di stare nel buio fetore del sepolcro, di morire e consumarci come il chicco di grano, potremo sperimentare la forza di Cristo sulla morte.
Non possiamo più accontentarci di assistere allo “spettacolo”. Ora si tratta di trasfigurarci: da spettatori dobbiamo diventare veri ascoltatori obbedienti.
Far finta che la morte non sia nulla è un’offesa a Dio. La morte è invece il momento più alto dell’esistenza, e io voglio viverlo in pienezza
La Liturgia ci invita a partire da questa solennità per riflettere sul nostro destino eterno e sulla fede cristiana nella risurrezione della carne
Condivido un’antica omelia anonima sul Sabato Santo, che – partendo dal silenzio – spiega evocativamente cosa abbia fatto Gesù durante il sonno della sua morte