Non può peccare chi è generato da Dio
Essere generati da Dio non ci garantisce di non peccare, ma ci dà la possibilità di ascoltare la Sua Parola seminata in noi e lasciarla crescere ogni giorno.
Contenuti che riguardano l’argomento “salvezza”
Essere generati da Dio non ci garantisce di non peccare, ma ci dà la possibilità di ascoltare la Sua Parola seminata in noi e lasciarla crescere ogni giorno.
Un Gesù solo uomo non ci serve a nulla: noi abbiamo assoluto bisogno di Gesù vero Dio e vero uomo che può toglierci il peso dei peccati e salvarci dalla morte!
Per Dio non c’è niente di “più facile” che perdonarci. Siamo noi che gli rendiamo il compito difficile, a causa della poca fede e del nostro cuore indurito.
Paolo usa l’immagine forte della schiavitù nei confronti della giustizia: è un’iperbole per descrivere l’obbedienza totale alla legge dell’Amore di Dio.
Il profeta, oltre ad aiutare il popolo a riconoscere le proprie infedeltà, sa infondere coraggio nella salvezza che viene da Dio quando ci si pente sinceramente.
Grazie al cielo – a differenza di quanto avviene in natura – la sproporzione tra l’Amore di Dio e il nostro cercare di corrispondervi è, e rimarrà, incolmabile.
C’è poco da esaltarsi, perché la Croce è divenuta gloriosa solamente per l’umiliazione di Dio nel Suo Figlio: questo è per noi motivo di intima confusione.
Ai patimenti di Cristo non manca nulla: semmai è alla nostro cammino di fede che manca ancora tanto per portare a compimento la nostra configurazione a Cristo.
Attraversare il mare del nostro cuore è un cammino necessario, e bisogna toccare il fondo, sentire il puzzo del nostro peccato per iniziare una vera conversione.
L’atteggiamento dei pastori dopo l’annuncio dell’angelo è l’invito che la Liturgia fa a ciascuno di noi: occorre «andare senza indugio» a incontrare il Signore.