Vivere come se…
Paolo ci insegna a vivere ogni cosa relativizzandola al nostro destino eterno. Purtroppo, troppi “cristiani” vivono come se non ci fosse un aldilà.
Contenuti che riguardano l’argomento “senso della vita”
Paolo ci insegna a vivere ogni cosa relativizzandola al nostro destino eterno. Purtroppo, troppi “cristiani” vivono come se non ci fosse un aldilà.
Il senso della vita non è far parlare di sé, magari anche dopo la nostra morte, ma illuminare chi ci sta attorno, consumandoci come una candela fino alla fine.
Per essere cristiani autentici non basta «non farsi vedere»: occorre confrontarsi in ogni cosa col Padre, che vede e aiuta a capire l’intimità del cuore.
Solo Dio può rispondere alle grandi domande di senso della nostra vita. Smettiamola di cercare risposte da cose o idoli che non ci possono salvare!
L’attesa del credente non è caratterizzata dall’inquietudine o dall’ozio del vivere “alla giornata”, ma è piena di opere buone.
Noi cristiani dobbiamo essere testimoni e custodi della speranza, nell’attesa che si manifesti il Regno e sia glorificato Cristo e tutti lo riconoscano.
Vedere Dio, conoscerlo, è ancora il desiderio ardente dell’uomo d’oggi? E i discepoli del Risorto sono ancora capaci di farlo intravedere?
Alture, vitelli, templi… quando la religione si mette a servizio della politica, l’infedeltà e l’idolatria sono servite su un piatto d’argento!
Il passaggio da questa vita all’aldilà è un momento delicato e importante. Come lo affrontiamo? Quali consegne vogliamo lasciare a nostri posteri?
Siamo svegli solo per le cose futili, ma addormentati di fronte a ciò che rimanda al senso ultimo della nostra vita. Per questo il Signore ci chiama a vegliare.