Vogliamo vedere Gesù. 5ª Domenica di Quaresima (B)
Vedere Dio, conoscerlo, è ancora il desiderio ardente dell’uomo d’oggi? E i discepoli del Risorto sono ancora capaci di farlo intravedere?
Contenuti che riguardano l’argomento “senso della vita”
Vedere Dio, conoscerlo, è ancora il desiderio ardente dell’uomo d’oggi? E i discepoli del Risorto sono ancora capaci di farlo intravedere?
Alture, vitelli, templi… quando la religione si mette a servizio della politica, l’infedeltà e l’idolatria sono servite su un piatto d’argento!
Il passaggio da questa vita all’aldilà è un momento delicato e importante. Come lo affrontiamo? Quali consegne vogliamo lasciare a nostri posteri?
Siamo svegli solo per le cose futili, ma addormentati di fronte a ciò che rimanda al senso ultimo della nostra vita. Per questo il Signore ci chiama a vegliare.
Lo srotolarsi della nostra vita, quello che decidiamo di fare o non fare dipende sostanzialmente dall’immagine che abbiamo di noi stessi e, soprattutto, di Dio.
Il pensiero di dover morire è un trauma, e ci fa piangere come nel momento in cui siamo venuti al mondo. Ma ciò che ci attende oltre quella soglia è splendido.
Amare gli uomini, in particolare i più piccoli e i poveri è il “chiodo fisso” di Dio. A questo “chiodo” siamo chiamati ad appendere la nostra vita cristiana.
Riconoscerci tutti peccatori e invocare sinceramente il perdono di Dio ci fanno sperimentare immediatamente la Sua infinita misericordia e il Suo Amore.
Siamo noi quelli che stanno maltrattando la vita, l’uomo e l’intero Creato come fossimo padroni del mondo: è inutile che ce la prendiamo con qualcun altro.
La casa del Signore in rovina è il simbolo di una comunità sgretolata a causa dei nostri egoismi, che ci fanno inesorabilmente perdere il gusto della vita.