Crocifisso in Cristo. San Francesco d’Assisi
Al centro della vita di san Francesco sta Gesù Crocifisso, al quale cercò di configurarsi sempre più, fino al punto da riceverne il segno mirabile nel suo corpo.
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Al centro della vita di san Francesco sta Gesù Crocifisso, al quale cercò di configurarsi sempre più, fino al punto da riceverne il segno mirabile nel suo corpo.
Le chiavi del Regno dei Cieli sono la rinuncia a sé, l’accoglienza della Croce e la sequela di Cristo nel dono generoso della nostra vita agli altri.
Gesù non ha portato la croce sulla terra, ma è venuto a insegnarci il modo di portarla per trasformarla in strumento di Amore e risurrezione.
Nessuno hai il diritto di dire «Dio è con noi». Il Signore è con noi solo se noi Lo accogliamo e vogliamo stare con Lui, dalla Sua parte, sulla Sua strada.
Perché «ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani»? Oggi meritiamo ancora quel nome? Ce ne sono ancora le condizioni necessarie?
È vero che «con i “se” e con i “ma” la storia non si fa», ma quelli di Gesù sono fondamentali per capire il senso della storia e fare chiarezza nel nostro cuore.
Non basta sapere che Gesù è l’agnello di Dio, ma occorre farci “agnelli”, discepoli e seguaci di questo agnello, dicendo anche noi al Signore: «Ecco, io vengo».
La priorità nella vita è amare Dio, e farsi insegnare da Lui come Amare, gratuitamente. Solo Lui può farlo, perché Dio è Amore e ogni Amore vero viene da Dio.
Decidere e decidersi per Cristo è difficile, perché dobbiamo tagliar via tutto ciò che ci trattiene ancorati al passato e a noi stessi. E tagliare fa male…
Cos’è per noi la mano di Dio? Un rifugio sicuro o un laccio che ci impedisce di andare dove ci pare e piace? Dio è il nostro pastore o il nostro carceriere?