Ecco l’agnello di Dio! 2ª Domenica del Tempo Ordinario (A)
Non basta sapere che Gesù è l’agnello di Dio, ma occorre farci “agnelli”, discepoli e seguaci di questo agnello, dicendo anche noi al Signore: «Ecco, io vengo».
Contenuti che riguardano l’argomento “servizio”
Non basta sapere che Gesù è l’agnello di Dio, ma occorre farci “agnelli”, discepoli e seguaci di questo agnello, dicendo anche noi al Signore: «Ecco, io vengo».
Il Regno di Dio non è di questo mondo, perché Cristo non è venuto a salvare se stesso, ma a dare la Sua vita per la salvezza di tutti: per Dio regnare è servire.
«Non abbiate paura» è l’invito che tante volte san Giovanni Paolo II ha rivolto alla Chiesa (soprattutto ai giovani), fin dall’inizio del suo pontificato.
Capire cosa significa che siamo servi “inutili” accrescerà la nostra fede. “In-utile” è il servo che non si attende altra ricompensa se non la gioia di servire.
Siamo chiamati ad essere “servitori” della Parola di Dio, e per farlo dobbiamo anzitutto ascoltarla col cuore e obbedirle, per poi renderla viva nell’oggi
Cristo è Re perché martire: testimone della verità e dell’Amore. Per questo Amore non ha solo parlato, ma ha dato la vita!
Spesso anche noi, come Giacomo e Giovanni, non sappiamo cosa stiamo chiedendo a Dio: non ci rendiamo conto che Lui è un Padre, e sa già di cosa abbiamo bisogno
Gesù ci svela di essere presente nei piccoli della terra: se Lo vogliamo incontrare, non possiamo far altro che accoglierli e prenderli in braccio come Lui
Maria è detta “Beata” perché ha capito che Dio l’aveva “benedetta”, amata e prediletta fin dall’eternità. Se ci fideremo sempre di Lui saremo beati anche noi.
Non possiamo seguire Gesù ora, ma solo “dopo”. Dopo quando? Quando avremo imparato a deporre le nostre vesti, i nostri egoismi, per servire, come Cristo.