Servitori e collaboratori di Dio
I sacerdoti sono solo servi e collaboratori di Dio, e tutti i cristiani sono campo e edificio di Dio. Evitino le divisioni, per non essere contro-testimoni.
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I sacerdoti sono solo servi e collaboratori di Dio, e tutti i cristiani sono campo e edificio di Dio. Evitino le divisioni, per non essere contro-testimoni.
Il prete è chiamato al servizio perché Cristo, il Maestro e il Signore, si è fatto servo. Se non serve la Chiesa, il prete non serve a niente!
Cristo ci insegna che riposo non è “stare in santa pace”, ma ricostruire le relazioni con Dio e coi fratelli sull’amicizia e sull’amore, anziché sul dovere.
Il potere che Gesù dà ai Suoi discepoli non è quello di comandare, ma di diventare prolungamento del Suo Amore: è il potere di servire nella carità.
Solo il Signore sa quando sarà il momento che il successore di Pietro si dimetta o parta per il Cielo. Noi intanto preghiamo per lui e gli obbediamo.
Non è giusto, oggi come al tempo degli apostoli, che i sacerdoti lascino da parte il ministero della Parola e dei Sacramenti per correre dietro ad altro.
Quando Maria si proclama «la serva del Signore» ha certamente nel cuore l’immagine del Servo di Jahvè: è quello il modello che vuole seguire.
Il vero modello di autorità nella Chiesa è quello di chi – pur avendo il diritto di starci – scende dalla cattedra per servire, stando in mezzo alle pecore.
L’autorità nella Chiesa si esprime nel servizio, non nel cercare titoli onorifici o riconoscimenti. Dobbiamo ambire solo al titolo che ci dà Dio: “figlio mio”.
Paolo usa l’immagine forte della schiavitù nei confronti della giustizia: è un’iperbole per descrivere l’obbedienza totale alla legge dell’Amore di Dio.