Compassione. 5ª Domenica di Quaresima (B)
Sbirciando nel cuore di Gesù possiamo contemplare la compassione di Dio per noi. Lasciamo che Lui scriva la Sua legge nel nostro cuore per imparare a consolare.
Contenuti che riguardano l’argomento “sofferenza”
Sbirciando nel cuore di Gesù possiamo contemplare la compassione di Dio per noi. Lasciamo che Lui scriva la Sua legge nel nostro cuore per imparare a consolare.
«Polvere tu sei e in polvere ritornerai» può sembrare una minaccia, ma in realtà dice solo l’Amore infinito di un Dio che non smette di far vivere di sé l’uomo.
Se vogliamo guarire dobbiamo ammettere di essere malati, chiedere aiuto e inginocchiarci davanti al Signore. E accettare di vivere il tempo della convalescenza.
In Gesù il Regno di Dio si fa vicino non solo a parole ma anche nei gesti. In Lui anche la malattia diventa “luogo” della Sua presenza e della Sua misericordia.
Quando sembra che Dio non ci ascolti o rifiuti le nostre domande, in realtà ci sta invitando a “distillare” la nostra fede e sfrondarla da ciò che non è sincero.
Gesù ha dedicato tutta la sua predicazione a descrivere il regno dei cieli, per far nascere nel cuore dell’uomo il desiderio di questo regno. A noi interessa?
Se ascoltiamo attentamente la Passione di Cristo e ne diventiamo attori, scopriamo essere noi quelli che scappano: Lui rimane al suo posto, fino alla fine.
Il nostro sonno e quello di Gesù sono proprio diversi. Noi dormiamo per dimenticare le nostre responsabilità… Lui dorme per scendere agli inferi e salvarci.
Questo momento doloroso mette in quarantena anche la libertà di riunirsi a celebrare i grandi momenti della fede cristiana: chiediamo al Signore di non isolarci
Le lacrime di Gesù aprono uno squarcio sul cuore di Dio. Egli piange e soffre vedendo l’uomo che, nella sua libertà, lo rifiuta