Obbedire ciecamente. 2ª Domenica di Quaresima (A)
Obbedire ciecamente a Dio è l’unico modo per trovare la strada e raggiungere il traguardo, perché noi siamo ciechi, e occorre che Lui ci guidi coi Suoi comandi.
Contenuti che riguardano l’argomento “tentazione”
Obbedire ciecamente a Dio è l’unico modo per trovare la strada e raggiungere il traguardo, perché noi siamo ciechi, e occorre che Lui ci guidi coi Suoi comandi.
La tentazione più grande non è quella che il male esercita su di noi, ma quella che noi tendiamo a Dio, mettendo continuamente alla prova il Suo Amore per noi.
Attraverso l’itinerario quaresimale siamo chiamati a fugare il dubbio di non essere davvero figli di Dio facendo esperienza del Suo Amore che ci precede sempre
Quaranta giorni: cifra simbolica per indicare il tempo necessario della prova. Lasciamoci spingere anche noi dallo Spirito con Gesù nel deserto della Quaresima.
Dio ci ama, tutti! A partire proprio da quanti non credono di meritare amore da nessuno, tantomeno da Lui. È questo il Vangelo del Natale da ri-annunciare!
Non dobbiamo fare l’errore di crederci invincibili di fronte alla tentazione. Dio sa quali sono le tentazioni più pericolose per noi e ci costringe a “scappare”
L’esperienza delle nostre fragilità ci fa sentire soli e abbandonati a noi stessi, ma Dio non ci abbandona alla tentazione. Egli la affronta con noi.