Il Signore mi sostiene
Impariamo anche noi a rifugiarci in Dio quando ci troviamo nell’amarezza a causa di tensioni, incomprensioni, e litigi: il Signore guarda alla nostra afflizione.
Contenuti che riguardano l’argomento “umiltà”
Impariamo anche noi a rifugiarci in Dio quando ci troviamo nell’amarezza a causa di tensioni, incomprensioni, e litigi: il Signore guarda alla nostra afflizione.
Solo se confidiamo nel Signore e – come Davide – ci mettiamo dietro il Suo scudo con umiltà potremo vincere ogni battaglia e anche la guerra contro il male.
Obbedire non significa fare i “soldatini” davanti ai comandi del Signore, ma ascoltare la Sua Parola e fidarci che quello che Lui ci chiede è la strada buona.
L’uomo crede di «fare la storia», ma è Dio a prenderlo per mano e condurlo passo passo al compimento dei Suoi disegni. Certo, occorre essere docili con Lui.
Non è il Signore che non chiama più e non fa udire la Sua voce, ma il nostro cuore che è diventato duro e sordo alle Sue Parole e indifferente verso i fratelli.
Dio non deride la nostra fragilità, ma ci dice «Non temere, io ti vengo in aiuto». Ci prende per mano e ci dà tutto quanto è necessario per rimetterci in pista.
L’aiuto divino annunciato dai profeti non è una magia che piove dal cielo: Dio non si sostituisce all’azione dell’uomo, ma è sostegno delle sue fatiche.
Ogni uomo è come l’erba: al mattino fiorisce, alla sera è falciata e dissecca. Ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Di Lui possiamo sempre fidarci.
I cristiani guardano Maria in modo sbagliato, adorante, quasi idolatrico, che non piace per niente alla nostra Madre Celeste. Ella ci invita a guardare a Dio.
Ambrogio era cosciente di essere l’ultimo, il meno adatto a fare il vescovo, ma con la grazia di Dio ha annunciato con franchezza il mistero di Cristo a tutti.