O Evangelista, mio Evangelista! Festa di san Marco
A san Marco evangelista era molto affezionato anche Papa Giovanni XXIII che – da poco patriarca di Venezia – avrebbe voluto riposare accanto alla sua tomba.
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A san Marco evangelista era molto affezionato anche Papa Giovanni XXIII che – da poco patriarca di Venezia – avrebbe voluto riposare accanto alla sua tomba.
Il vangelo non è un libro come gli altri, un’enciclopedia che invecchia: è Cristo, Verbo di Dio fatto carne! Per questo non può cambiare né essere “aggiornato”
Cristo ha vinto il male del mondo in quanto Agnello: dando la vita con Amore. Così dobbiamo essere noi in quanto veri agnelli, e non lupi travestiti da pecore.
Ci sono segni semplici e straordinari allo stesso tempo, che rendono presente il Maestro, perché è Lui a compierli attraverso le mani di chi crede
Il vasetto di alabastro rotto per cospargere di nardo Gesù, il velo del Tempio squarciato… non è uno spreco: è solo la “logica” dell’Amore infinito di Dio
«Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?». Sì, in Gesù – Parola vivente – Dio è venuto a distruggere il male che è in noi e rifare l’uomo nuovo.
Dio ci ama, tutti! A partire proprio da quanti non credono di meritare amore da nessuno, tantomeno da Lui. È questo il Vangelo del Natale da ri-annunciare!
Dio vuole che anche il titolo della nostra vita sia «Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio». Che lo sia, e che il contenuto vi corrisponda, dipende da noi.
Parole parole… quelle vuote e false degli uomini passeranno, ma «le Sue parole non passeranno». La Verità renderà ragione a se stessa, senza usare violenza.
Il vero discepolo è solo un banditore, un apripista del Vangelo. Egli non confida in se stesso, ma in Dio, perciò non si spaventa di fronte al rifiuto