La bella professione di fede
La «bella professione di fede» di Timoteo (e la nostra) si regge sulla testimonianza di fede di Gesù Cristo, fatta non di parole, ma di vita donata sulla Croce.
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La «bella professione di fede» di Timoteo (e la nostra) si regge sulla testimonianza di fede di Gesù Cristo, fatta non di parole, ma di vita donata sulla Croce.
Fede e religiosità non sono la stessa cosa: spesso si rischia di ridurre il proprio essere cristiani a dei gesti che rasentano la superstizione. Stiamo attenti.
Giovanni Battista (come Gesù), ci insegna che non si può e non si deve mai tacere la verità, scendendo a compromessi e a sotterfugi, a costo della propria vita!
Giovanni il Battista è precursore della vita di Cristo in tutto, dalla nascita alla morte (dalle Omelie di san Beda, il Venerabile, sacerdote).
Nel difendere il proprio ministero di apostolo, Paolo illustra le altissime qualità dell’apostolato: amore smisurato per la Chiesa e fedeltà assoluta al Vangelo.
In un mondo di opinioni uniformate o contrarie per convenienza, il discepolo è chiamato ad andare in direzione contraria quando occorre opporsi al male col bene
Tutti oggi vogliono avere ragione. Ma credere significa dare ragione all’unico che è Via, Verità e Vita: Cristo. In Lui riposa la nostra speranza.
Molti “cristiani” vivono come se non ci fosse un Paradiso che li attende. Ma se non c’è la Vita Eterna, a che serve faticare e impegnarci nella via del Vangelo?
Il vangelo non è un libro come gli altri, un’enciclopedia che invecchia: è Cristo, Verbo di Dio fatto carne! Per questo non può cambiare né essere “aggiornato”
Gesù apprezza la sincerità e la trasparenza interiore di Natanaele, e la fa diventare la base del suo cammino di santità. E noi siamo onesti, non solo a parole?