Imparare ad ascoltare il dolore degli altri
Non si nasce compassionevoli: è un’arte o, meglio, una virtù da imparare. La vogliamo imparare oggi dalla nostra Madre Celeste, a cura della nostra indifferenza.
Contenuti che riguardano l’argomento “virtù”
Non si nasce compassionevoli: è un’arte o, meglio, una virtù da imparare. La vogliamo imparare oggi dalla nostra Madre Celeste, a cura della nostra indifferenza.
Per eccesso di prudenza non è mai morto nessuno, a differenza di chi – con spavalderia – sfida sempre il limite e si crede “grande abbastanza”.
Il 2 novembre per noi credenti non è giorno di nostalgico ricordo, ma di reciproco invito alla speranza che non delude: quella in Cristo, che ha vinto la morte.
Due parole sulla virtù dell’obbedienza cristiana, a partire dalla pretesa di più “buon senso” e dalla meditazione sulla figura di san Giuseppe.
L’umiltà è una qualità apprezzata… negli altri. A noi risulta difficile umiliarci, avvicinarci alla terra. Ma è quello che ha fatto Gesù, incarnandosi.
Dio è paziente e misericordioso. Ma quando finalmente si realizza l’incontro, non è più tempo di tentennare
La vera umiltà non è abbassare fintamente se stessi, ma farsi ultimi per innalzare gli altri, riconoscendoli figli amati da Dio
Preghiera, digiuno, misericordia siano per noi un’unica forza mediatrice presso Dio, siano per noi un’unica difesa, un’unica preghiera sotto tre aspetti (dai Discorsi di san Pietro Crisologo)