Non dire «io… », perché io sono con te!
«Non dire: “Sono giovane”» è un rimprovero per ciascuno di noi: di considerare la nostra storia contando solo sulle nostre forze, e mai sulla grazia di Dio.
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«Non dire: “Sono giovane”» è un rimprovero per ciascuno di noi: di considerare la nostra storia contando solo sulle nostre forze, e mai sulla grazia di Dio.
Nonostante le nostre infedeltà, il Signore ci invita a non aver paura di metterci a Sua disposizione, dicendo ogni giorno il nostro «Eccomi!»
Decidere e decidersi per Cristo è difficile, perché dobbiamo tagliar via tutto ciò che ci trattiene ancorati al passato e a noi stessi. E tagliare fa male…
Il nostro primo nome è “Giovanni”, perché tutti siamo specchi viventi della Misericordia e dell’Amore infinito di Dio per noi, non dimentichiamolo mai!
Cos’è per noi la mano di Dio? Un rifugio sicuro o un laccio che ci impedisce di andare dove ci pare e piace? Dio è il nostro pastore o il nostro carceriere?
Se siamo qualcosa o qualcuno è solo per grazia di Dio. Solo rimettendo la nostra vita nelle Sue mani possiamo realizzare noi stessi e i Suoi progetti
Dio ci ha predestinati da sempre ad essere immacolati, ma non ha abrogato la nostra libertà: per compiere il Suo disegno d’Amore Egli attende il nostro «sì»
Da chi siamo disposti a farci guidare? A chi “andiamo dietro” nella nostra vita? È Cristo il pastore e custode delle nostre anime?
Conversione è prendere sul serio la Parola di Dio e ritenerla degna di fede. Il primo cambiamento che ci è richiesto è proprio credere che Lui è Parola di Vita.
Nel mezzo di questa pandemia, l’unico “contagio” che siamo chiamati a favorire, l’unica “epidemia” che non dobbiamo fermare, è l’annuncio gioioso della fede.