Tutto il necessario
Omelia per lunedì 3 giugno 2024
Tutte le più belle virtù cadono come un castello di carte se non poggiano sul fondamento necessario: la conoscenza e l’Amore di Dio.
Letture: 2Pt 1,2-7; Sal 90 (91); Mc 12,1-12
Oggi e domani il Lezionario, come Prima Lettura, ci propone due brani della Seconda Lettera di Pietro.
A nome degli Apostoli
Se già c’erano dubbi di attribuzione al capo degli apostoli per la Prima Lettera, questa è unanimemente riconosciuta come non scritta da lui, anche se al primo versetto (non riportato dal Lezionario) così si presenta:
Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro ai quali il nostro Dio e salvatore Gesù Cristo, nella sua giustizia, ha dato il medesimo e prezioso dono della fede…
Gli antichi avevano idee diverse dalle nostre sull’attribuzione della proprietà letteraria e sulla legittimità della pseudonimia.
A noi giunge uno scritto che – pur non essendo scritto dal pescatore di Galilea divenuto capo della Chiesa – è stato accolto testo come canonico nel Nuovo Testamento e riveste l’autorità necessaria e ufficialmente riconosciuta per tramandarci il messaggio dell’epoca apostolica.
Temi caldi
I temi che stanno a cuore all’autore sono la messa in guardia dai falsi maestri (tema trovato nella Lettera di Giuda), e l’invito a non lasciarsi scoraggiare o inquietare dal fatto che la venuta finale del Signore sembra ritardare e farsi attendere oltremodo.
Dio ci ha dato tutto il necessario
Il messaggio del piccolo brano che ascoltiamo oggi è che non dobbiamo temere, perché – in Gesù – Dio ci ha donato tutto ciò di cui abbiamo bisogno per il nostro cammino di fede:
La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente.
Non occorre fare sforzi di immaginazione o di volontà, perché tutto ciò che serve per vivere da buoni discepoli di Gesù ci è stato donato da Lui, e questo grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria.
Gesù ci ha fatto conoscere Dio Padre, e questa è la condizione fondamentale per intraprendere il viaggio della santità, perché ne conosciamo la meta:
voi siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste (cfr Mt 5,48).
Cos’è questo “necessario”?
Cos’è questo occorrente necessario alla vita santa verso la perfezione del Padre Celeste?
È un tesoro costituito da quei
beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiamo partecipi della natura divina.
Ovvero: lo Spirito Santo, i Sacramenti e le virtù teologali.
Infatti, l’elenco delle cose che siamo chiamati ad aggiungere noi, inizia con la fede, intesa come già data e consolidata:
mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza…
Noi possiamo solo aggiungere
L’elenco finale di virtù, inanellate una all’altra, mi richiama ancora una volta l’immagine che contemplavamo sabato leggendo il brano della Lettera di Giuda, che suggeriva quali “mattoni” spirituali impilare l’uno sopra l’altro per costruire la nostra vita di buoni cristiani, senza mai dimenticare che questa “costruzione” può stare in piedi solo se poggia su quel fondamento che è Cristo, la pietra angolare (cfr 1Cor 3,10-17).
Allo stesso modo, infatti, conoscenza, temperanza, pazienza, pietà, amore fraterno e carità sono virtù stupende, ma cadono come un castello di carte se non poggiano sul fondamento necessario: la conoscenza e l’Amore di Dio.